Cinema

Peter K. – Da solo contro lo stato

Ora disponibile in streaming gratuito su Play Suisse, il film ricostruisce la storia del “forsennato di Bienne”. Per la sua interpretazione Manfred Liechti ha vinto il Premio del cinema Svizzero 2023

  • 2 agosto, 07:56
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Manfred Liechti in "Peter K.- Da solo contro lo stato"

Di: Red

Peter K. Da solo contro lo stato (Peter K. Alleine gegen den Staat) è il film del regista e giornalista svizzero Laurent Wyss uscito nel 2023 e che oggi è disponibile in streaming gratuito sulla piattaforma SSR Play Suisse

Il film racconta la storia vera di Peter Hans Kneubühl, ribattezzato: “il forsennato di Bienne”.
In un tranquillo quartiere borghese di una cittadina della Svizzera centrale un uomo, asserragliato nel suo appartamento, spara contro la polizia. Era il 2010, la sua storia fece molto scalpore. Ne parlarono tutti i media, dalla Svizzera fino negli Stati Uniti.

Peter K., pensionato di Bienne, rischia di essere sfrattato dalla casa dove ha accudito l’anziana madre fino agli ultimi giorni di vita. La casa doveva essere messa all’asta, a seguito di una lunga disputa ereditaria con la sorella. Il giorno del previsto sfratto, l’8 settembre, Peter K. si trincera in casa, lasciando cadere nel vuoto tutti i tentativi di presa di contatto da parte delle autorità e della polizia. Dall’abitazione partono diversi colpi d’arma da fuoco e alcuni di questi colpiscono un poliziotto, ferendolo gravemente alla testa. Dopo qualche giorno Peter K. riesce clamorosamente a fuggire e, malgrado l’imponente dispositivo messo in campo dalla polizia, le forze dell’ordine non riescono a rintracciarlo fino al 17 settembre.

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Manfred Liechti nel film: Peter K. – Da solo contro lo Stato

Complottista (ante Covid), vede cospirazioni ovunque, soprattutto contro di lui, e prende appunti forsennatamente su tutto ciò che gli succede ogni giorno. Va al chiosco a fare la spesa e si fissa sulle telecamere perché è convinto che ci sia una grande regia che sta inseguendo proprio lui e che lo sta spiando.
Nel film i deliri di Peter K. sembrano rispecchiarsi nei deliri di sicurezza e amministrativi del sistema che pensa si opponga a lui e che lo vuole annientare con l’arma della burocrazia. Un uomo che difende la sua individualità e le sue libertà. L’archetipo che ha affascinato il regista è quello del “lupo solitario”.
Nel 2013 il Tribunale regionale di Bienne ha stabilito che l’uomo non era responsabile dei suoi atti e ha disposto un trattamento terapeutico stazionario in un istituto chiuso. Secondo una perizia psichiatrica, Kneubühl soffriva di gravi turbe deliranti al momento dei fatti e non poteva dunque rendersi conto del carattere illecito del suo agire. Il pensionato ha sempre rifiutato la terapia.

Particolarmente toccante nel film di Laurent Wyss è il momento, in tribunale, in cui Peter K. si contrappone al medico che ha svolto la perizia psichiatrica su di lui. Due intelligenze che si confrontano sul valore delle parole.
Nella scrittura dei dialoghi del film il regista e sceneggiatore Laurent Wyss ha attinto ai fascicoli del primo processo del “caso Kneubühl”, in particolare alla parte dedicata all’analisi psicologica dell’imputato, comprendenti pagine del suo diario. «Questi fascicoli erano pubblici per i giornalisti che seguivano il processo», sottolinea Laurent Wyss, che – come giornalista – aveva seguito a suo tempo personalmente il caso. Il regista in una intervista sul film a RTS ha poi sottolineato: «Credo che a volte la finzione possa essere ancora più vicina alla realtà, soprattutto dal punto di vista emotivo. I media hanno parlato così tanto di questa storia che si può capire la sua paura. La sua paura più grande era che la polizia venisse a ucciderlo e poi, all’improvviso, attraverso le persiane, ha visto poliziotti armati fuori dalla sua porta» (l’articolo su RTS Culture)

Il film, nel 2023, ha vinto il Berner Filmförderung e all’attore Manfred Liechti è andato il riconoscimento, come miglior attore dell’anno ai Premi del Cinema Svizzero.
Oggi Peter K. non rinnega e dice : «Qua si mangia bene. Io ho quasi 80 anni e cosa esco a fare, io non ho più prospettive e alla fine sto meglio qui che in una casa anziani».

Spoiler

Spoiler 02.03.2023, 13:30

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