Io, Julio Lancellotti, “prete di crackolandia”

Julio Lancellotti ha 74 anni, è alto, calvo, porta gli occhiali. Gestisce una parrocchia nel cuore di Mosca, la periferia est di San Paolo. In Brasile lo conoscono tutti come “il prete di crackolandia”, il prete che aiuta i dipendenti da crack, ma in realtà non aiuta solo loro. Il suo è un aiuto che si estende un po’ a tutta la povera gente della megalopoli brasiliana. San Paolo ha più di 22 milioni di abitanti. Secondo le statistiche, è la città più ricca di tutto il Sud America, ma l’aspettativa di vita nei quartieri ricchi supera gli 80 anni e in quelli più poveri non supera i 58.

È il prete più amato e odiato del Brasile. È 40 anni che sta lì a lavorare nella periferia di San Paolo, una delle città con il livello di diseguaglianze più alto al mondo. Le sue idee politiche ne hanno fatto un idolo della sinistra e un nemico della destra.
Stefano Vergine si è recato nella sua parrocchia e lo ha intervistato per Laser.
Ne esce la storia di un prete impegnato e generoso, un prete di strada che condensa l’immagine della polarizzazione politica in atto oggi in Brasile, la nazione più popolosa dell’America Latina.

Ogni mattina, dopo la messa, padre Jiulio prende un carrello, uno di quelli da supermercato, lo riempie con 600 panini. Esce dalla chiesa, attraversa la via, cammina per 200 metri, si ferma dentro un garage affacciato sulla strada, si siede e comincia a distribuire il pane a chi lo vuole. La fila arriva fino alla fine della via. Per molti sarà l’unico pasto della giornata.

Qui di seguito l’intera puntata di Laser sul prete più famoso e scomodo del Brasile.