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“Viaggio nel Medioevo”, il racconto dell’avventura ciclistica di Roberto Antonini e Antonio Ferretti

2315 km di storia e cultura, da Assisi a Bruges

  • 29 luglio, 17:00
  • 29 luglio, 19:53

Intervista ai due autori

Di Claudia Iseli 26.07.2024, 09:10

  • RSI
Di: Red.

“Viaggio nel Medioevo” (Edizioni Salvioni Bellinzona) è il titolo del libro scritto da Roberto Antonini e Antonio Ferretti, due giornalisti che per anni hanno lavorato in RSI, accomunati dalla passione per il ciclismo e il Medioevo. I due amici hanno pedalato senza fretta da sud a nord, lungo le strade d’Europa: 2315 km in 33 tappe, dalla mistica Assisi, città di San Francesco, fino a Bruges, nelle Fiandre belghe.

Il viaggio è durato due mesi e ha permesso loro di far luce sull’età di mezzo, un periodo storico spesso frainteso e sottovalutato, comunemente associato ai cosiddetti “secoli bui”.

È un viaggio che ci ha dato moltissimo perché c’è una dimensione spirituale, una dimensione di lentezza che si scopre con la bicicletta, che riempie l’animo e fa capire che questo continente deve gran parte della sua bellezza proprio all’età di mezzo.

Roberto Antonini

L’avventura dei due giornalisti ha trovato la sua espressione in un libro, al contempo guida di viaggio e approfondimento di un passato ancora vivo nell’immaginario collettivo. Il volume è arricchito da dettagliate informazioni geografiche e storiche, tracce GPS scaricabili sul cellulare e preziose indicazioni su ristoranti e alloggi.

La prefazione di “Viaggio nel Medioevo” è firmata dalla scrittrice Marta Morazzoni, vincitrice del Premio Campiello, mentre l’introduzione è curata da Federico Fioravanti, organizzatore del più importante festival di storia medievale d’Italia che si tiene ogni autunno a Gubbio. Inoltre, il libro include un collage di interviste a Jacques Le Goff, raccolte a Parigi da Antonini negli ultimi anni di vita di uno dei più eminenti storici del Medioevo, che ha contribuito alla rivalutazione di questa epoca mettendone in luce la complessità e l’importanza.

Se studiate il Medioevo vi accorgerete che è diverso da ciò che siamo, da ciò che l’Europa è oggi diventata. Avrete come l’impressione di fare un viaggio all’estero. Occorre non dimenticare che gli uomini e le donne di questo periodo sono i nostri antenati, che il Medioevo è stato un momento essenziale del nostro passato e che quindi un viaggio nel Medioevo potrà darvi il duplice piacere di incontrare insieme l’altro e voi stessi.

Jacques Le Goff

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  • www.salvioni.ch

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