Letteratura

Javier Cercas e Zehra Dogan a ChiassoLetteraria

Il festival internazionale di letteratura investiga i “Pensieri selvaggi” e si conferma un crogiolo di culture e idee

  • 3 maggio, 13:58
  • 4 maggio, 06:16
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Di: Red. 

Il festival internazionale di letteratura ChiassoLetteraria ha aperto i battenti il 1. maggio con la proiezione di ‘Orlando, ma biographie politique’ (2023) di Paul B. Preciado, introdotta dallo scrittor* e attivista queer Lou Lepori.

Il titolo “Pensieri selvaggi” campeggia sulle locandine della manifestazione e suona come un invito a superare i confini del pensiero razionale. Ispirandosi a ‘Il Pensiero Selvaggio’ di Claude Lévi-Strauss, è un’esortazione a esplorare le lande sconfinate dell’intersezionalità fra umano, animale e naturale, offrendo un prisma attraverso il quale interrogare la contemporaneità.

Rispecchiando l’ambizione del festival di essere un crogiolo di culture e idee, il programma 2024 annovera una trentina di ospiti – scrittori, poeti, artisti, saggisti, e anche musicisti – da ogni angolo del mondo. Tra cui spicca il nome di Javier Cercas, che interviene questa sera nello Spazio Officina di Chiasso.

04:38

Intervista allo scrittore Javier Cercas

SEIDISERA 03.05.2024, 18:55

Lo scrittore spagnolo e catalano sarà intervistato dal suo traduttore storico, e scrittore lui stesso, Bruno Arpaia. Classe 1962, dottore in filologia ispanica, Cercas è scrittore, giornalista di El País e saggista di fama internazionale. Molti suoi romanzi – ‘Soldati di Salamina’ (2001, Premio Grinzane Cavour e Independent Foreign Fiction Prize), ‘Anatomia di un istante’ (2009, Premio Salone Internazionale del Libro di Torino, Premio Nacional de Narrativa) e ‘Il sovrano delle ombre’ (2017) – affrontano il tema della guerra civile spagnola.

03:16

Intervista a Javier Cercas

Telegiornale 03.05.2024, 20:00

Tra gli ospiti di rilievo a ChiassoLetteraria ci sarà anche l’artista curda Zehra Dogan. Sabato alle 16.15 nello Spazio Officina sarà intervistata dalla collega del Radiogiornale RSI Bettina Müller in videoconferenza. Zehra Dogan ha pagato con il carcere il proprio impegno a favore della minoranza curda presente in Turchia e per aver denunciato la costante erosione dei diritti delle donne da parte del governo di Ankara. Quasi due anni di galera, prima di conoscere l’esilio in Germania, dove vive tutt’ora. Un assaggio della sua presenza ve la offriamo in questa breve intervista di Alessandro Bertellotti.

03:52

Intervista a Zehra Dogan

Alphaville 03.05.2024, 11:00

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