Letteratura

Si può fare letteratura con le canzoni?

Ma il problema sta davvero lì? O piuttosto dobbiamo solo gettare uno sguardo indietro: all’antichità... ma anche a De Gregori

  • 21 settembre, 17:40
Bob Dylan
  • Keystone
Di: Red 

La domanda sembra semplice, ma ripensandola bene, invece di una risposta emergono altre domande. Tipo quella che legittimamente ci giunge dall’antichità e che al microfono di Voi che sapete ha raccontato, a Giovanni Conti e Claudio Farinone, Ubaldo Stecconi, esperto di comunicazione presso la Commissione europea a Bruxelles:

«Una volta, tipo 2500 anni fa, la domanda non sarebbe venuta in mente a nessuno. Perché nella Grecia classica la letteratura e il canto essenzialmente erano una sola costruzione culturale. C’erano questi aedi, che erano cantanti professionisti che giravano le città un po’ come i cantastorie, e raccontavano l’epica. Nell’Odissea, addirittura, c’è un cantore che recita e che canta un pezzo dell’Iliade, mentre Ulisse è lì che lo ascolta, sotto mentite spoglie, e piange.
Quindi nel nostro passato arcaico remoto si può dire addirittura che i termini fossero invertiti, cioè: si poteva fare letteratura con il canto? Certamente, cioè i termini erano indistinti, perché versi e musica costituivano l’ossatura culturale, la tradizione e direi quasi lo spirito di quelle città stato».

Sul tema della enunciazione dei testi, il terreno comune tra poesia e canzone va detto che è segnato dalla metrica, che accorcia le distanze tra i due mondi. Luca Damiani, giornalista e conduttore di Rai Radio3:

La celebre metrica, che ha condizionato i nostri studi liceali, era già un canto la recitazione era già una forma appunto di racconto cantato. Diciamo che le Muse erano le stesse se ben ricordo a proposito anche del premio Nobel a Bob Dylan. La domanda che ho voglia di aggiungere è: dunque Dario Fo, anche lui ha avuto il premio per la letteratura, anche nel suo caso forse non si trattava solo di stringente letteratura. Cosa ci sta insegnando il premio Nobel? Che la letteratura è altro da quello che noi consideriamo uno scritto, una modalità e anche un modello.

Le domande sul tema si moltiplicano nel programma radiofonico condotto da Claudio Farinone e Giovanni Conti e dopo il Nobel per la Letteratura a Bob Dylan, che ha riconsegnato il dibattito alla nostra contemporaneità ci si chiede: ma non è che i modi, per fare letteratura con le canzoni, sono tanti?
Di certo, un elemento molto interessante sulla questione, per quanto attiene la cultura italiana, la consegnano di sicuro alla storia della canzone (e della letteratura) i cantautori italiani. La collaborazione tra Roberto Roversi e Lucio Dalla, l’album “Burattino senza fili” di Edoardo Bennato ispirato a Le avventure di Pinocchio di Collodi. ma anche testi che nascono per essere cantati, ma che mettono i brividi come fanno le grandi poesie, come La storia siamo noi di Francesco De Gregori.

Sulla canzone di De Gregori così si esprime Luca Damiani: «Per me ha un doppio effetto quello di commuovermi al pianto più sfrenato, a cui non resisto, in qualsiasi momento dell’ascolto, perché è poetico e commovente. Ma è anche, appunto, come dicevo, un saggio storico da Svetonio, Renzo De Felice, possiamo inserirci anche questa canzone che di nuovo appartiene quasi a un’altra categoria. E la cosa interessante è che però nessuno ha messo in musica Ungaretti, che in fatto di brevità non batteva nessuno. Quindi credo che proprio siano due campi paralleli. Paralleli e che raramente si incontrano, probabilmente all’infinito, come insegna appunto la matematica.»

Due campi paralleli che di sicuro convivono, e forse si incontrano, nel mondo infinito e vasto della grandi opere che ci danno emozioni e per questo ci nutrono e soprattutto ci aiutano a vivere. Come De Gregori che nel testo di una canzone ci dice tanto, tantissimo, come ricorda Ubaldo Stecconi:

Dobbiamo impegnarci, dobbiamo essere presenti nella storia, altrimenti la storia è presente in noi e ci fa fare quello che ci pare


Qui di seguito l’intero programma di Claudio Farinone e Giovanni Conti con Luca Damiani, giornalista e conduttore di Rai Radio3 e Ubaldo Stecconi, esperto di comunicazione presso la Commissione europea a Bruxelles.

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Si può fare letteratura con le canzoni?

Voi che sapete... 11.09.2024, 10:00

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