Maddalena

Il palazzo dei Congressi di Lugano ospita l’anteprima di Maddalena, opera contemporanea firmata dal compositore Thomas Trachsel. Il soggetto trae ispirazione dai personaggi dei romanzi di Carlo Silini “Il ladro di ragazze” e “Latte e sangue” (Capelli editore).

La vicenda è ambientata a metà del 17.mo secolo tra il Ducato di Milano e i baliaggi svizzeri a sud delle Alpi. Quella di Maddalena è una storia sensuale e violenta, in cui magia bianca e magia nera si intrecciano a vicende popolari e alle radici del Ticino, ispirata all’antica leggenda di un negromante svizzero e della sua giovane e bellissima nemesi. La protagonista è certamente la giovane che porta lo stesso nome del titolo dell’opera, ma è da ritenersi un dramma corale: attorno a lei si muovono il crudele Mago di Cantone, i genitori Antonio e Barbara, gli affetti acquisiti di Lena e Tonio, i nobili, i briganti: ognuno con le proprie debolezze e fragilità, che si rispecchiano nelle rispettive azioni, buone o cattive che siano. 

Maddalena è la prima opera lirica composta per orchestra di soli fiati, e vuole essere un prodotto culturale destinato a valorizzare il territorio e i suoi artisti contemporanei, creando allo stesso tempo un ponte con la tradizione.

Davide Fersini ha incontrato uno dei massimi artefici dell’operazione, Carlo Balmelli attivo da anni come direttore d’orchestra, trombonista e direttore di scuole di musica. Il musicista ticinese, recentemente insignito del Premio Stephan Jaeggi - considerato il più alto riconoscimento nell’ambito del settore bandistico svizzero - nell’intervista proposta in Montmartre (Rete Due, 15.00-18.00, lu-ve) ripercorre diverse tappe della sua carriera e ci racconta la genesi di Maddalena.