Era marzo 2022, quando ho intervistato Tananai dopo il suo primo Sanremo. Il Sanremo da ultimo posto in classifica con “Sesso occasionale” ma, decisamente, da primo posto se pensiamo a tutto quello che è successo in seguito. Ricordo queste parole: “Io sono un fan del tumulto, l’unica cosa che rifuggo come sensazione è proprio la noia, l’apatia”. E il tumulto, in senso buono, lo abbiamo visto nei suoi progetti, nelle sue produzioni, nei suoi live e in tutto quello che è riuscito a creare. Piace perché è genuino, preso bene, un po’ sulle nuvole, mai volgare, in festa con la vita e in un modo che ti contagia. Uno che con il bicchiere mezzo pieno ci fa un brindisi, scostandosi un ciuffo di capelli dagli occhi e cantando la sua ultima ballade a pieni polmoni. Ci sa fare sul palco e-fattore oggi essenziale per chi fa questo mestiere- ci sa fare sui social. L’impressione è quella di avere davanti sì un artista, ma anche un ragazzo di 29 anni che si esprime e ci racconta la sua storia. Adesso, ha annunciato il suo secondo album, “Calmocobra”, in uscita il 18 ottobre, oltre a un tour nei palazzetti italiani a partire da novembre.
Cosa sappiamo, ad oggi, nel nuovo album? Sarà composto da 12 tracce ed è stato preceduto dai singoli “Veleno”, “Ragni” e “Storie brevi” con Annalisa, che quest’estate è girata un po’ ovunque. Arriva a distanza di due anni dal primo album dell’artista milanese, “Rave, eclissi” (che ha ottenuto il triplo disco di platino) e dà il via a una nuova fase del suo progetto musicale.
Un particolare, più o meno noto, Tananai- all’anagrafe Alberto Cotta Ramusino -non solo scrive e interpreta i brani dei suoi album ma ne cura anche la produzione. La sua carriera è partita proprio iniziando a produrre musica elettronica, prima pubblicando le sue tracce su SoundCloud sotto lo pseudonimo di Not for Us e poi lavorando ad altre collaborazioni e progetti. A un certo punto però, decide di cominciare ad usare anche la sua voce e il suo progetto cambia un po’ pelle, oltre al nome d’arte, che diventa Tananai. Sa fare entrambe le cose: cura i suoi pezzi nella produzione o co-produzione, scrive e si esibisce sul palco, a contatto con le persone. D’altronde, l’attitude giusta ce l’ha e sarebbe un gran peccato non sfruttarla.
Nel 2018 pubblica il primo singolo, “Volersi male”, ne seguono altri, poi Sanremo Giovani nel 2021 e Sanremo 2022 che, come detto, lo lancia nell’olimpo del mainstream. Il grande pubblico lo scopre, scopre i suoi pezzi, scopre soprattutto “Baby Goddamn” che va in vetta alle classifiche. Per citarla, “sono al 50% immagina cosa facciamo a 100”. Come a dire, “raga’ preparatevi, sto solo scaldando i motori”.
Il poi, lo conosciamo. Tananai ha dimostrato di non essere un fuoco fatuo, il suo successo non si è esaurito in una manciata di mesi sulla scia dell’onda fatata di Sanremo. Le fondamenta sono solide e se le è costruite negli anni, prima di fare il grande salto. Detto ciò, l’evoluzione c’è stata, ha lavorato su intonazione, scrittura, consapevolezza. Il carisma no, quello ce l’hai o non ce l’hai.
Una cosa che dobbiamo dire su Tananai è che non è onnipresente, a volte si prende delle pause dalle scene e dai social, lavora a nuova musica, riappare solo quando è pronto (“Eccomi mi si era scaricato il telefono”). Collabo? Non moltissime, fino ad oggi, e tutte scelte con precisione. Nel 2023, poi, arriva “Tango”, canzone che ottiene il quinto posto a Sanremo. Una rivincita sull’anno precedente e una canzone che conquista il cuore di molti. Da lì in poi, la sua carriera subisce un’impennata.
Arriva il tour, che doveva essere nei club ma viene spostato nei palazzetti per le troppe richieste. Chi ci è stato lo può confermare, Tananai sul palco appariva a tratti incredulo di trovarsi lì, frastornato dal calore e dalla risposta del pubblico. La data al Mediolanum Forum di Milano coincide con il suo compleanno (l’8 maggio) e l’emozione di cantare nella sua città traspare (“non so che dire, sarete in ogni mia canzone”).
Diciamolo, un artista come Tananai mancava alla scena pop italiana. All’alba di un nuovo atteso tour, appare euforico, carico e pronto. Proprio come il suo pubblico, che sembra non aspettare altro. Se questo è l’effetto, vale la pena provare.
Radio Unicorno 03.10.24 - Tananai
RSI Cultura 03.10.2024, 15:00
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