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Non ci libereremo mai di Mariah Carey

Cause legali, incassi milionari e il dominio su ogni classifica: All I Want for Christmas Is You, 28 anni dopo è ancora il simbolo globale del Natale

  • 08.12.2022, 00:05
  • 14.09.2023, 09:20
Una data in meno nel tour europeo

Una data in meno nel tour europeo

  • reuters

Il settimanale britannico The Economist ha calcolato in 72 milioni di dollari il guadagno generato da All I Want for Christmas Is You per la sua autrice, Mariah Carey. La canzone è ineluttabile, comandata più della festa a cui è dedicata: l'anno scorso è riuscita a raggiungere per l'ennesima volta il primo posto nella classifica americana Billboard Hot 100. Quest'anno è al secondo posto. Per ora.
Ma continuiamo a scorrere i numeri: All I Want for Christmas is You è l'undicesimo singolo più venduto di tutti i tempi, subito dopo My Heart Will Go On di Celine Dion. Secondo un rapporto Nielsen del 2016, All I Want for Christmas Is You è stata l'unica canzone ad entrare nella top 5 delle canzoni natalizie per quanto riguarda l'airplay radiofonico, i servizi di streaming e gli acquisti di canzoni, e più di recente nel 2021 ha totalizzato quasi 38 milioni di stream. Insomma, la canzone è più forte di formati e piattaforme, ed è riuscita a infiltrarsi anche nelle playlist della Generazione Z (se questo sia un bene o un male, non spetta a noi dirlo).

Le battaglie legali di Mariah Carey

Il Natale è diventato l'assicurazione di Mariah Carey, la sua pensione. Anche a dispetto di una carriera musicale ormai molto rallentata (anche se l'ultimo album Caution, uscito ormai 4 anni fa, non era affatto male) e comunque lontana dalle vette commerciali degli anni Novanta. La Carey, da parte sua, cerca di capitalizzare il più possibile su questo successo immarcescibile. L'anno scorso ha persino cercato di rendere ufficiale il suo dominio sul Natale presentando una richiesta per registrare il marchio di "Queen of Christmas": la sua azienda, la Lotion LLC, voleva utilizzarlo per un'ampia serie di prodotti, dai profumi al trucco, dall'abbigliamento ai gioielli agli accessori per cani (!). Dopo la pubblicazione della notizia della richiesta, due artiste note per le loro canzoni natalizie si sono pubblicamente opposte al fatto che la Carey rivendicasse il trono: Darlene Love ed Elizabeth Chan, che ha presentato una mozione ufficiale di opposizione alla richiesta della Carey, sostenendo di essere stata ripetutamente soprannominata "Regina del Natale" nel corso della sua carriera (invero mai arrivata ai successi di Mariah Carey). Un paio di settimane fa, la Trial Trademark and Appeal Board ha finalmente emesso una sentenza, respingendo la richiesta di registrazione.
Nonostante questa sconfitta, la Carey ha ottenuto anche una vittoria legale nell'ultimo mese, sempre legata a All I Want for Christmas Is You: all'inizio di novembre è stata ritirata la causa per plagio intentata a giugno dal cantautore del Mississippi Andy Stone, che sosteneva che la Carey e Walter Afanasieff, coautore del brano, avessero "consapevolmente, intenzionalmente e deliberatamente" violato i diritti d'autore della sua canzone del 1989 intitolata – indovinate – All I Want for Christmas Is You, che aveva registrato con il nome di Vince Vance and the Valiants. Nonostante le canzoni avessero melodie e testi diversi, Stone chiedeva 20 milioni di dollari di danni. Ma poi ha desistito, presentando un'istanza di archiviazione del caso. Così, anche se la Carey non può definirsi legalmente regina del Natale, può continuare a sfruttare la sua gallina dalle uova d'oro.

La nascita di All I Want for Christmas Is You

Buffo pensare che inizialmente All I Want for Christmas Is You non doveva neppure esistere. Nel 1994 infatti, Carey e il suo partner musicale di lunga data, il già citato Walter Afanasieff, stavano accarezzando l'idea, ma erano molto titubanti. Non avevano tutti i torti, visto il periodo: mentre gli artisti degli anni Cinquanta e Sessanta erano abituati ad arrotondare la loro offerta commerciale con album di canzoni natalizie, quelli degli anni Novanta lo facevano raramente. A quei tempi, la produzione di musica a tema natalizio era vista come un atto di disperazione, intrapreso solo da coloro la cui carriera era ormai in fase discendente. Quelli ormai pronti a svendersi. La carriera della Carey, al contrario, era appena iniziata, e parte del suo management temeva che un album natalizio, pur potenzialmente redditizio, potesse offuscare la sua stella. Alla fine fu il produttore e allora marito della Carey, Tommy Mottola, a convincerla ad accettare il progetto. La leggenda dice che All I Want for Christmas Is You fu composta in un quarto d'ora: davvero troppo poco (anche per una leggenda) se pensiamo che dentro i suoi quattro minuti dal sapore retro ci sono influenze soul e gospel, echi di Irving Berlin e Phil Spector, e soprattutto la capacità di trasportare le atmosfere natalizie classiche in un contesto non infantile, bensì adulto: qui si parla d'amore, non di Babbo Natale. E non di un amore felice, ma di un amore che non c'è: in fondo, la malinconia è la cifra che rende All I Want for Christmas Is You unica nel contesto della musica natalizia. Una canzone triste, una canzone da adulti disillusi... ma allora, è davvero una canzone di Natale? Sia come sia, ormai è troppo tardi per farsi venire dei dubbi: di All I Want for Christmas Is You, non ci libereremo mai.

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