C’è un disco che parla di un mondo indifferente ai diritti umani che venera il capitalismo come se fosse una religione e che distrugge la natura. S’intitola “I was in love”.
L’ultimo album di Lord Kesseli & The Drums, pubblicato da Irascible, non è un disco leggero. Tra ballate pop in cui la dolcezza si alterna a riff impetuosi dal tono epico, tra accenni elettronici e bordate rock’n’roll da 2 minuti, Dominik Kesseli e Michael Gallusser lanciano il loro “j’accuse” contro un mondo sordo e contro le persone irragionevoli che non capiscono e non vogliono ascoltare, chiuse al cambiamento e alle cose nuove e importanti che andrebbero discusse.
Melodies of immortality” del 2018 era cupo, “I was in love” lo è ancora di più: è intriso di tristezza e rabbia, di estasi e di miseria e anche di profumo d’incenso e romanticismo. Sono canzoni di protesta, come dicono loro “un canto del cigno del fallimento umano”».
«È una questione di prospettive - sostiene Gallusser, che sguazza nella musica malinconica - é musica che sento vicina, edificante. Semplicemente, la capisco meglio, mi tocca il cuore. E non sono una persona depressiva».
Le canzoni di “I was in love” non escono da un unico stampo, sono maturate nel corso degli anni.
«Se c’è dell’oscurità - aggiunge Domink Kesseli - è perché è ciò che piace a entrambi nella musica. In realtà è il nostro album più pop. Le canzoni sono brevi, sono melodiche ed emotivamente profonde».
Per Lord Kesseli & The Drums è prioritario che la musica arrivi direttamente al cuore e all’anima.
La title track “I was in love” è un inno pop cupo che parla d’euforia esuberante. È la cronaca d’una serata che diventa incubo e in cui Lord Kesseli canta «Ho baciato il tuo uomo davanti ai suoi amici omofobi, finché non è arrivata la polizia. Ero così ubriaco che ho preso il mio fucile svizzero e ho sparato a tutti».
Spiega Kesseli: «È la sensazione che provi uscendo, quando conosci gente nuova e t’innamori della situazione e delle persone. Fai festa, ti diverti, ma le cose possono cambiare rapidamente, hai un blackout e il giorno dopo non ricordi cosa sia successo. Hai la coscienza sporca, una brutta sensazione e cadi in depressione. Perché con gli idioti, prima o poi, avrai sempre a che fare».
I concerti di Lord Kesseli & The Drums sono rituali che iniziano nell’oscurità e in cui un odore intenso di incenso avvolge il pubblico.
«È per disinfettare l’ambiente - racconta Dominik Kesseli - per sentirmi protetto e a mio agio. È un rituale che consente a noi d’arrivare a noi stessi e al pubblico d’entrare in sintonia, di percepire il profumo di Lord Kesseli & The Drums».
Ascoltare “I was in love” di Lord Kesseli & The Drums, disponbile anche in vinile, è come oscillare in un gioco d’estremi, tra il baratro dell’apocalisse e la rivelazione dell’amore. È la rappresentazione musicale impressionante di un ampio spettro d’emozioni oscure.