Il coraggio di Sandra, con la chitarra tra le braccia

In un profluvio di canzoni iperprodotte, lei cattura l’orecchio perché fa esattamente il contrario: una voce e una chitarra acustica, pezzi semplici, tutto sommato divertiti, che ti arrivano senza troppi giri mentali. Un’operazione non nuova, che però riesce sempre a trovare il suo approdo. E poi una sola foto e sette canzoni in tutto. Così si presenta il profilo Mx3, senza dubbio essenziale.

Di certo sappiamo che è del Canton Vaud. Per il resto, di Sandra Guitar Courage si conosce poco, si intuisce il giusto. Ad aiutarci in questa opera di ricostruzione contribuisce il nome stesso che, associato alla musica, ci porta ad almeno due interpretazioni. Possiamo immaginare descriva il coraggio di mettersi in gioco, di registrare una manciata di pezzi e pubblicarla. Allo stesso tempo, si percepisce il coraggio di mettersi a nudo, musicalmente parlando, per cantarne quattro. Sono soprattutto canzoni d’amore. Amore finito maluccio, amore come tema sul quale giurava non avrebbe mai scritto, e invece…

“Blue Mascara” è il minialbum che raccoglie i brani prodotti fin qui. Sette sfoghi che sanno di cameretta, di un diario che nel punk non potrà mai essere caro. Le canzoni di Sandra sono tenere nell’approccio e taglienti nello spirito, melodie strimpellate per mandare a quel paese chi se lo merita e lasciarsi il resto alle spalle. “Pe’ fa’ la vita meno amara me so’ comprato ‘sta chitara” cantava già Nino Manfredi. Ora sorge una domanda: è stato solo sfogo di una fase turbolenta o ci sarà un seguito, un’evoluzione? Nel caso decidesse di proseguire, ci permettiamo di chiedere a Sandra di non abbandonare questa sua genuinità.