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Softlander, lo stile di vita rilassato che si fa canzone

“Interior Design” è il nuovo singolo di questa band i cui membri provengono da Berna e Zurigo e praticano una musica che rifugge ogni tipo di pressione

  • Oggi, 08:00

Softlander - Interior Design

RSI Cultura 27.09.2024, 08:00

Di: Andrea Rigazzi 

Prima ancora di rappresentare uno stile musicale, i Soflander sono uno stile di vita. Un modo di prendere le cose rilassato, senza accusare il “logorio della vita moderna”. Sempre pronti a mettersi in viaggio con un bagaglio essenziale: zaino in spalla, pochi grattacapi e un furgone scassato su cui girare il mondo. Forse, nell’immaginarceli così, ci lasciamo influenzare dai titoli delle loro canzoni, che ci parlano di California e Bolivia, di “Going Anywhere”, andare ovunque per lasciarsi aperta ogni possibilità.

Per suonare con questo spirito vacanziero, per proporre un pop delicato dal gusto casereccio delle cose semplici, serve comunque una bella dose di esperienza. Che non manca ai quattro Softlander, i quali prestano i loro servigi musicali anche ad altri artisti della scena indipendente svizzera, come Dino Brandāo, Alois e Jon Hood. Il loro primo disco è uscito due anni fa, e guarda caso si intitola “Get on Board” - Sali a bordo - giusto per confermare questa loro natura di girovaghi delle sette note.
A spasso nel mondo e nel tempo: dentro i loro pezzi puoi sentire il pop più rifinito degli anni Settanta, nelle linee vocali qua e là affiora il Morrissey periodo Smiths, mentre sintetizzatori liquidi tratteggiano panorami da video in VHS, come vogliono le recenti tendenze chillwave.

Scegliendo una formulazione asciutta, i Softlander si descrivono come “Pop da sogno sontuoso. A volte ballabile, spesso confortevole e con molte emozioni intermedie”. Sta proprio in queste emozioni di mezzo il valore aggiunto della band, di una musica che non si afferra per forza subito. A voltre il bello di una canzone è non riuscire immediatamente a coglierla nella sua interezza, notare a un primo ascolto quel particolare e poi gustarselo riascolto dopo riascolto. Serve tempo, sì. Per questo i Softlander ci aspettano nella loro oasi sonora. Nella quale sono cresciuti i nuovi brani usciti quest’anno, di cui fa parte “Interior Design” che, seppur dall’andatura decisa, un po’ dalla nostalgia si fa prendere. Ma è solo un attimo. Poi si torna a progettare il prossimo viaggio, ovviamente senza stress.

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