Musica jazz

Stefano Bollani, il piacere della musica in purezza

Ascoltando e osservando il pianista italiano, si capisce come riesca a cogliere l’essenza più genuina e giocosa delle sette note. E non solo quando suona

  • 18 febbraio, 11:01
Bollani.jpg
  • Imago/IPA Agency
Di: Andrea Rigazzi 

Vulcanico, estroso, eclettico, uno spirito libero. Sono le parole a cui si ricorre più spesso per definire Stefano Bollani, pianista italiano della scena jazz ma anche scrittore, attore, presentatore tivù. Perché lui è, volendo attingere ancora alle etichette, un artista poliedrico. E forse ragionando in termini di etichette non gli facciamo un buon servizio, proprio a lui, refrattario a tutto ciò che reca il marchio della rigida classificazione. Epperò, così come hanno fatto le nostre telecamere e i nostri microfoni, ci serve un formato, una dimensione per inquadrarlo, per fissarne solo per un attimo questa natura sfuggente. Ma alquanto affabile.

Intrattenersi con lui significa passare il proprio tempo con una persona spiritosa, autoironica e alla mano. Un acuto osservatore, amante della divagazione che, volendo tracciare un parallelo, nelle chiacchierate è un po’ l’equivalente dell’improvvisazione tanto cara al jazz. Jazz come approdo naturale per lui, scorto fin dai tempi della sua formazione classica.

Così è stato nell’incontro in musica organizzato allo Studio 2 della radio, a Besso.

1:06:23

Stefano Bollani: il genio pirotecnico della musica

Musicalbox 07.02.2025, 20:30

  • Imago Images
  • Gian Luca Verga

Anche quando le sue dita non corrono sui tasti del pianoforte, con Bollani va sempre in scena il piacere della musica, del saperne cogliere la natura più genuina e giocosa. Perché, spiega, nella musica questo è possibile. È possibile divertirsi facendo ciò che più si ama. Anche se sei un giovane alle prime armi e stai suonando Sassi di Gino Paoli al pianobar, con i suoi cinque accordi. «Proprio perché gli accordi sono pochi, puoi inventare un mondo» così illustra il suo punto di vista. 

02:49

Le note di Stefano Bollani

Il Quotidiano 06.02.2025, 19:00

Un universo di suoni e ispirazione che nasce dalla sua personale lettura del verbo studiare. Concorda con chi sostiene che lo studio non è fatto solo di ore passate sullo strumento con ferra applicazione: si apprende, si evolve nella musica anche facendo altro, ad esempio guardando un film.

Bollani è questo, prendere e non lasciare. Informale nel modo di porsi, non va matto (eufemismo) per i compartimenti stagni: per lui la musica è una sola. E così come è insegnata, secondo lui, non andrebbe neanche proposta nelle scuole «perché fanno passar la voglia ai ragazzi». Chiaramente si riferisce alla realtà italiana, ciascuno potrà tracciare confronti e paragoni con la nostra.

13:43

Il mondo di Stefano Bollani, tra parole e note senza confini

Musicalbox 06.02.2025, 18:30

  • TiPress
  • Valentina Bensi

A inizio mese Stefano Bollani è stato protagonista di un doppio appuntamento a Lugano, protagonista dello showcase RSI di cui abbiamo detto e sul palco del Lac assieme alla United Soloists Orchestra, ensemble formato da giovani talenti. In concerto, ha suonato un programma che includeva Rhapsody in Blue di George Gershwin e una sua composizione, E poi venne il giorno. Fra lui e l’orchestra diretta da Arseniy Shkaptsov c’è sintonia, sviluppatasi in modo naturale fra due filosofie artistiche che non amano percorrere i sentieri dell’ortodossia. «Mi piacerebbe dire che faccio il talent scout, ma in realtà molto meglio suonare con i giovani perché sono più svegli» ammette.

32:19

Ospite: Stefano Bollani

Lo Specchio 03.03.2024, 19:20

  • RSI

Legato alla sede (ancora per poco) della nostra radio per ragioni professionali (si è esibito e ha inciso diversi dischi in Auditorio), Bollani è sempre acceso, sempre connesso, per usare una terminologia molto contemporanea. Ogni impulso che gli arriva per lui è importante. Anche quando è sul palco: non “si osserva” dalla platea ma lascia che sia il pubblico a mandargli i suoi impulsi, che poi elaborerà in seguito.  

Certo, il talento uno o ce l’ha o non ce l’ha e Stefano Bollani ne ha talmente tanto che potrebbe venderlo a lotti e partite. Tutto quello che racconta ha una sua musicalità. Abbandoniamo qualsiasi schema e immergiamoci con lui nel piacere della musica in purezza.

Correlati

Ti potrebbe interessare