«Come artista sei un po’ come un collo di bottiglia, attraverso il quale il passaggio verso l’esterno è limitato. Di conseguenza, lo sono anche la percezione che hanno gli altri di te e l’attenzione ricevuta. Ciò che riesci a ottenere dipende da quanto spazio hai per lavorarci. Io non posso fare tutto, ma sono interessato a molte cose. E allora posso provare a moderare il cambiamento che voglio apportare verso l’esterno. Lo faccio per esempio con il mio progetto techno, con un altro nome». A Roland Vollenweider piace mantenersi creativamente in movimento. Per concepire il terzo album del suo progetto Us & Sparkles è andato in Francia.
“When the Birds Kick In” (2024, autoproduzione) è una nuova partenza in un universo sperimentale condiviso (per questa occasione) con l’amico e chitarrista Simon Boss.
Roland è uno psicoterapeuta e psicoanalista. Ha studiato letteratura e filosofia a Zurigo. Nel suo mondo musicale c’è anche la musica techno, prodotta con lo pseudonimo Voll, ma è Us & Sparkles la valvola di sfogo creativa più organica ed eclettica.
“When the Birds Kick In”, rappresentato in copertina dal dipinto stilizzato di due gru, è un viaggio sonoro nostalgico e autentico ispirato al selvaggio West. Parte ambient e chitarristico, prima di diventare vivace e ritmico, per poi chiudersi in totale psichedelìa.
È un mondo sonoro radicalmente diverso rispetto a quello dell’album “Silver Linings” (2023, Radicalis) fatto con la cantautrice basilese Amoa. Oggi, il suono di Us & Sparkles è molto più organico. «Ho sempre fatto molta musica diversa e solo una piccola parte l’ho pubblicata e condivisa con il pubblico - spiega Vollenweider - Ho sempre suonato la chitarra sapendo di dover trovare modi nuovi per rimanere curioso e mantenere la gioia. In questo senso, ho fatto tante scorpacciate di Dylan, Oasis e Stone Roses, per esempio. E questo probabilmente ha avuto una grande influenza».