Una tavola ben apparecchiata mette sempre di buon umore ed è particolarmente importante a Natale, quando si desidera creare un’atmosfera più avvolgente fatta di tante piccole attenzioni che sono l’accoglienza migliore, “le plaisir d’offrir” come dicono i francesi.
L’ufficio stampa di un noto “grande magazzino del cibo italiano di alta qualità”, scrive sempre in grassetto sugli inviti alle sue conferenze stampa che manda ai giornalisti “la Sua presenza è indispensabile”.
Naturalmente è pura comunicazione e fa sorridere, ma quella frase può essere d’ispirazione perché contiene un messaggio rilevante: uno speciale benvenuto è quello che fa sentire ogni ospite unico e la sua presenza importante. È lo spunto da cui puoi partire per trovare un’idea, anche piccola, da dedicare a ogni invitato. Un’idea semplice, un pensiero che lo faccia sentire atteso, come un segnaposto personalizzato che diventa sempre anche un modo divertente per scoprire qual è il proprio posto a tavola. E che cambia a seconda del tipo di apparecchiatura.
Ecco tre stili molto diversi per la tavola di Natale, dove il calore dell’accoglienza è sempre al top, e tanti suggerimenti su cosa preparare. Quale ti piace di più?
Sorprendente
La cosa più emozionante per te è stupire le persone che ami. E riesci a farlo benissimo, divertendoti e senza dover cucinare per giorni :)
La novità di questo Natale è: non aspettare di aprire i regali sotto l’albero, perché le sorprese iniziano già a tavola! I piatti della tradizione diventano misteriosi perché arrivano in tavola nascosti in una scatola con tanto di fiocco, o avvolti in carta fata a volte coperta da veline colorate… sarà ogni ospite ad aprirla per sapere cosa contiene.
Tavola sorprendente
Ecco qualche idea di piatto per far festa rendendo divertente e imprevedibile il tuo pranzo (o Vigilia) di Natale.
Uovo in fonduta di gruyère e tartufo nero, cotto in un quadrato di carta fata (pellicola trasparente per uso alimentare, resistente alle alte temperature, utilizzabile anche in forno) chiuso con dello spago da cucina appena sopra al ripieno, lasciando in alto le punte come se fosse un uovo di Pasqua. Prima di portarlo in tavola elimina il refe senza aprire la carta fata, incarta ulteriormente in una velina rossa lasciando in alto le punte, chiudi con un fiocco e servi su un piattino.
Tortellini in brodo nella scatola-regalo: al posto del piatto fondo usa una ciotola per evitare rischi di rovesciare il brodo durante il “trasporto” a tavola. Non chiudere la scatola col nastro ma decora solo il coperchio in modo da semplificare le operazioni di apertura del “regalo”.
Cappone bollito con mostarda di frutta e verdura, per servirlo crea un arco con una striscia di cartone come quelle che usano in pasticceria, fissala sotto al piatto con un pezzetto di scotch, copri con un tovagliolo rosso e decora a piacere con un rametto d’abete e un fiocco di raso.
Insalata di cavolo rosso, uva, germogli di soia, pomodorini, peperoncino e citronnette. Servi in piccole terrine col coperchio.
Semifreddo al torrone, da congelare in una tazza. Portala in tavola dentro a un sacchettino di carta con i manici in nastro o in cordino dorato.
Classica
Per te non è Natale senza l’argenteria e il servizio di piatti di famiglia, quello col rigo blu e oro o argento. Però a tavola ti piace aggiungere sempre una nota nuova, che la renda speciale.
Una tavola impeccabile, la tovaglia di lino bianco che non toglie la scena all’apparecchiatura, il piattino del pane, il piacere che tutto sia già codificato, ma con qualche tua personale divagazione.
A iniziare dal segnaposto: un bicchierino da liquore contenente sale fino e un ravanello, servito “alla francese”, da mangiare con le mani.
Tavola classica
Per questo stile di tavola vedrei bene questi piatti:
Cocktail di gamberetti con radicchio tardivo e neve di panna (montata, surgelata e sbriciolata appena prima di servire).
Cappelletti in brodo classici, tranne uno a forma di stella da aggiungere in ogni piatto.
Insalata di soncino con astice o scampi bolliti, spicchi d’arancia tagliati al vivo e chicchi di melagrana.
Salmone di Lostallo al forno, con patate a pasta bianca e viola bollite e aromatizzate alle erbe.
Gelato di crema con cubetti di panettone tostato, marrons glacés e salsa di cioccolato fondente calda.
Raw
Stai pensando a un Natale sostenibile, dai tratti un po’ rustici che evocano la montagna. Tanto legno, niente tovaglia, rametti d’abete e un mandarino da trasformare in lanterna come segnaposto…
Il filo conduttore è “sostenibilità” e si può fare a meno della tovaglia perché il piano di legno naturale del tavolo è bellissimo. La candela è nel vasetto di recupero dei sottaceti riempito di sale fino, che ricorda la neve e la tiene ben ferma. Ma non è l’unica fiamma, c’è anche un mandarino da trasformare in lanterna proprio come tanto tempo fa… usalo come segnaposto, scrivi il nome dell’ospite sulla scatoletta dei fiammiferi con cui accenderà la sua piccola lanterna, l’olio è già sul tavolo.
Tavola raw
Questo stile, secondo me, potrebbe accogliere ricette come:
Baccalà mantecato accompagnato dal pane delle feste.
Insalata di stelle di carota (ricavate con un coppapasta a forma di stella da grosse rondelle di carota) e fette di arancia sbucciata tagliate in quarti, condita con una classica citronnette.
Risotto affumicato con scaglie di sbrinz e luganighetta.
Filetto in crosta, con piccole rape o cime di rapa e batate (patata dolce) a pasta arancione arrosto cosparse di cipolle fritte.
Panettone glassato al cioccolato servito senza pirottino, appoggiato su un’alzata di legno. Sopra, a segnarne il diametro, una coroncina di foglie di mirto non trattato e grappolini di ribes. Infine, appoggia al centro del dolce una piccola scultura artigianale in legno raffigurante un animale del bosco o un albero di Natale, o Gesù bambino…
Buon Natale!
Le tre tavole di Natale