Spunta un soggiorno a Bormio in relazione al caso Argo1. A prenotarlo e in parte offrirlo alla responsabile del servizio richiedenti l'asilo del canton Ticino (e al suo compagno, noto politico), il titolare dell'agenzia di sicurezza. Nessuna rilevanza penale è emersa nell'inchiesta, ma sorgono interrogativi sui legami tra la funzionaria e chi ricevette il mandato diretto di oltre 3 milioni di franchi per i centri di accoglienza.
Maggiori dettagli nel servizio diffuso dal Quotidiano:
Argo 1, conto in sospeso
Il Quotidiano 16.09.2017, 21:00
Il politico citato nel servizio replica al Quotidiano quanto segue: "il problema non sussiste perché sono un libero cittadino e non un funzionario pubblico e lo dimostra il fatto che la procura ha stabilito che non c'è alcuna rilevanza penale".
Quot./Red. MM