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“Pensavo fosse maiale, invece è tofu”

L’Università di Neuchâtel ha servito per la prima volta un menu interamente vegano - Una scelta che ha fatto storcere qualche bocca

  • 21 febbraio, 05:51
  • 21 febbraio, 12:59
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L'univeristà di Neuchâtel riapre con un menu vegano

Telegiornale 20.02.2024, 20:00

Di: TG/RSI Info 

Risotto, lasagna, pasta sfoglia di patate. Tutto della regione, di stagione e senza prodotti di origine animale. È con questo menu che hanno riaperto le loro porte le tre mense dell’Università di Neuchâtel (UNINE), presentando per la prima volta un menu interamente vegano.

“A volte dobbiamo adattare leggermente le ricette - afferma Arianna Bramati, cofondatrice di Eateco -. Nei risotti, ad esempio, faremo a meno di formaggio e burro. Ma abbiamo anche molte ricette che sono già vegane”.

Le reazioni di chi ha assaggiato i piatti sembrano favorevoli. Tra i commensali, c’è anche chi afferma di “non aver neppure notato che fosse vegano. Pensavo fosse maiale ma effettivamente è tofu”. Qualcun’altro, invece, fa notare che l’inclusività delle intenzioni, dovrebbe “offrire un po’ di tutto e quindi anche la carne”.

Un menu che incontra quindi anche delle resistenze. Alcuni porteranno la questione in Gran Consiglio. Ma per l’Università l’obiettivo primario era riaprire tutte le mense. Due su tre erano infatti rimaste chiuse per diversi mesi perché mancavano dei fornitori. Una sfida per i ristoratori. “Prima di tutto questi clienti - gli studenti- sono molto molto sensibili alla questione dei prezzi e questo ovviamente è un problema per chi fornisce questo tipo di servizio. Ma noi vogliano anche qualità e prodotti locali, possibilmente biologici. Un equilibrio difficile da trovare”, osserva Fabien Greub, segretario generale di UNINE.

C’è da dire che la dieta vegana resta una scelta . Nei banchi frigo vengono offerti anche piatti di carne e in molti continuano a portarsi il pranzo da casa.

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