Il riscaldamento terrestre minaccia le zone più propizie per le colture di caffè in America Latina. Secondo lo scenario peggiore, i maggiori produttori potrebbero vedere precipitare la produzione del 90% entro il 2050 a causa dei mutamenti climatici.
“Il caffè è uno dei prodotti agricoli tra i più preziosi del mondo e necessita di un clima idoneo così come di un gran numero di api per l’impollinazione delle piante”. Lo spiega Taylor Ricketts, professore all’Istituto Rubenstein sull’ambiente dell’Università del Vermont (USA) co autore di uno studio pubblicato dall’Accademia americana delle scienze.
I migliori caffé sono, secondo Ricketts, anche i più minacciati. L’Arabica, molto coltivata in Sud America, mal sopporta le fluttuazioni di temperatura, umidità e soleggiamento. Secondo gli scenari di un riscaldamento moderato o elevato (oltre i 2°) i luoghi di produzione potrebbero essere confrontati con cali di produzione molto sensibili e diminuzione importante delle colonie di api. I cali maggiori potrebbero riguardare Nicaragua, Honduras o Venezuela.
ATS/AFP/Swing