Il Bitcoin e altre criptovalute stanno accusando un autentico crollo sui mercati, dopo la netta presa di posizione della Banca centrale cinese (PBOC): l'istituto ha infatti ribadito che i token digitali non possono essere usati come forma di pagamento.
E gli effetti non hanno tardato a manifestarsi. Il Bitcoin è infatti calato mercoledì sotto la simbolica soglia dei 40'000 dollari. Gli scambi in mattinata si attestavano intorno ai 38'787 dollari, prima di una ripresa che ha portato il controvalore a 40'283 dollari. I movimenti, si stima, hanno mandato in fumo sui mercati un ammontare di ben 270 miliardi di dollari.
A gravare sull'andamento del Bitcoin era già stata la decisione di Tesla, lo scorso 12 maggio, di sospendere gli acquisti delle proprie automobili attraverso la criptomoneta. La Cina, ora, ha così proibito agli istituti finanziari e alle società di pagamento di fornire servizi relativi alle transazioni in criptovaluta, mettendo in guardia gli investitori dalle speculazioni.
ARi
La crisi dei Bitcoin
Telegiornale 20.05.2021, 14:30