Il numero di oggetti contraffatti scoperti negli aeroporti svizzeri è nettamente diminuito nel 2016: i sequestri sono stati 1'395, contro 2'377 l'anno prima, precisa un comunicato dell'associazione Stop alla pirateria.
Lo scalo di Kloten
Oltre un terzo della merce sequestrata (35,5%) erano borse o portafogli, stando alla statistica dell'Amministrazione federale della dogane, citata dall'associazione. Vestiti e accessori rappresentavano il 32,3% del totale; orologi, occhiali e gioielli il 26,6%.
La maggior parte degli oggetti contraffatti proveniva dalla Turchia (30%), dall'Unione europea (UE, 26%), dal Kosovo (9%) e dalla Thailandia. "Le azioni di sensibilizzazione condotte negli aeroporti prima della vacanze estive hanno dato i loro frutti", scrive l'associazione.
Il numero di sequestri è diminuito anche per quanto riguarda la merce destinata alle imprese e gli articoli ordinati in rete da privati: 3'621 contro 3'125 l'anno prima. I prodotti provenivano soprattutto dalla Cina (38,4%), da Hong Kong (33,6%) e dall'UE (18,5%). Il valore dei prodotti originali ammonta a 32,4 milioni di franchi.
ats/joe.p.