I pezzi di carne nobile, quali filetto o costolette, sono sempre molto popolari in Svizzera, ma non si può dire lo stesso per i tagli meno pregiati, che però costituiscono il 54% dei maiali, il 63% dei bovini e il 66% del pollame. La contrazione della domanda in quest'ambito è in corso da anni ed è soprattutto dovuta alla mancanza di tempo per cucinare piatti che richiedono elaborazioni complesse e ore di cottura.
Gli operatori del settore hanno quindi deciso di reagire per invertire la tendenza e l'associazione mantello Proviande, unitamente ad altri attori, ha realizzato un progetto che ha per obbiettivo un consumo più attento di un bene considerato prezioso. Tutta la filiera è interessata dal piano d'attuazione, che s'estenderà dal 2016 al 2019. La sensibilizzazione riguarderà, in particolare, l'ambito della ristorazione: il 50% del consumo di carne, infatti, si registra fuori casa.
ATS/dg