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Primato di encefaliti da zecche

Nel 2018 annunciati 377 casi in Svizzera. La Confederazione raccomanda la vaccinazione in tutti cantoni, esclusi Ticino e Ginevra

  • 4 febbraio 2019, 13:24
  • 22 novembre, 23:04
01:05

RG 12.30 del 04.02.19: il servizio di Alessia Fontana

RSI Info 04.02.2019, 12:41

  • Keystone

I casi di meningoencefalite da zecche sono in forte aumento in Svizzera. Nel 2018 hanno raggiunto un livello record di 377 casi dichiarati. Per questo motivo l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha esteso a tutta la Svizzera la zona nella quale la vaccinazione è raccomandata, ad eccezione di Ginevra e Ticino. Ma, naturalmente, l’immunizzazione è raccomandata anche ai ticinesi e ai ginevrini che si espongono agli insetti svolgendo attività all'aperto, in particolare nei boschi, in altre regioni del paese.

L'Ufficio federale sottolinea l'importanza del trattamento preventivo poiché per la meningoencefalite primaverile-estiva da zecca non esistono cure. Può colpire il sistema nervoso centrale e comportare gravi complicazioni come la paralisi delle braccia, delle gambe o dei nervi del viso che talvolta persistono per mesi. In alcuni casi può anche avere esito letale.

L'inverno è il momento migliore per farsi vaccinare, perché così si è protetti quando torna la bella stagione, quando le zecche sono più attive (da aprile a ottobre). Dopo aver ricevuto le tre dosi di base, la protezione dura dieci anni. Il vaccino è raccomandato sia per gli adulti sia per i bambini, generalmente a partire dai sei anni.


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Zecche all'attacco

RSI 14.04.2017, 07:00

Prevenire è meglio

Le zecche trasmettono un'altra malattia contro la quale il vaccino non protegge: la borreliosi di Lyme, la cui zona a rischio comprende anche Ticino e Ginevra. Di conseguenza è necessario evitare qualsiasi puntura anche se si è vaccinati. A tale scopo è raccomandato indossare pantaloni lunghi e scarpe chiuse.

Sono consigliati anche gli spray repellenti. Dopo un'attività a rischio di puntura, specialmente nei boschi, occorre ispezionare minuziosamente il corpo per verificare la presenza di zecche. In caso di puntura è importante rimuovere il prima possibile la zecca che si è fissata sulla pelle, poi disinfettare l'area e annotare la data della puntura. Se nei giorni e nelle settimane seguenti compaiono sintomi come febbre, mal di testa, arrossamento, dolori articolari, è necessario consultare un medico.

Un'app di servizio

La Zürcher Hochschule für Angewandte Wissenschaften di Wädenswil ha sviluppato un'App anti zecche in più lingue molto utile, disponibile per iOS e Android. Oltre a incitare a segnalare le puntura, fornisce numerosi consigli preventivi, spiega anche come rimuovere correttamente una zecca e a riconoscere i sintomi che dovrebbero portare a consultare un medico.

Sovrapponendo le zone a rischio per meningoencefalite e borreliosi

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