Consumi

Una Svizzera fatta di ansiosi

Ansie e paure fanno soffrire 800'000 persone - Pro Infirmis rompe il tabù

  • 20 maggio 2016, 13:50
  • 5 settembre 2023, 13:01
Casi in aumento a causa di pressioni sociali e professionali

Casi in aumento a causa di pressioni sociali e professionali

  • ©Ti-Press/Benedetto Galli

Fobie e attacchi di panico assillano gli svizzeri: 800'000 persone (il 10% della popolazione) soffrono di questi disturbi psichici. Disturbi che, potenzialmente, possono esser invalidanti tanto quanto un handicap fisico, sottolinea Pro Infirmis che venerdì ha lanciato una campagna di sensibilizzazione per rompere il tabù che ancora circonda talune malattie.

"Ansie e paure, dopo la depressione sono i disturbi mentali più frequenti" spiega Mark Zumbühl, membro della direzione dell'organizzazione che mira a far parlare e riflettere di una realtà che, spesso, si preferisce non vedere. "Il lato perfido di questi disturbi è che non si vedono, chi ne è colpito non va in giro in carrozzella o col bastone bianco eppure si tratta di handicap paragonabili a quelli fisici", aggiunge Mark Zumbühl rilevando che i casi, secondo gli esperti "sono in aumento per via della crescente pressione sociale e professionale".

A livello nazionale si stima che meno della metà di chi soffre di fobie e attacchi di panico cerca aiuto e si rivolge a medici e specialisti per farsi curare e anche ad associazioni degli handicappati che assicurano consulenza, accompagnamento e sostegno.

I sintomi sono la tachicardia, fitte al cuore, tremore, sudorazione, paura di soffocare, tanto che il malato col tempo si chiude in se stesso e non ha più il coraggio di uscire di casa neanche per fare la spesa. Spesso perde dunque i contatti sociali ed anche il lavoro. Circa il 45% di queste persone oggi percepisce una rendita invalidità.

Diem/RG

Dal TG20:


02:23

Attacchi di panico in aumento

Telegiornale 20.05.2016, 20:00

01:39

RG 12.30 del 20.05.16: la corrispondenza di Anna Maria Nunzi

RSI Info 20.05.2016, 12:58

Correlati

Ti potrebbe interessare