La regista Katharina Wyss, al suo primo lungometraggio, convince grazie ad una storia forte, interpretata da una giovanissima e brava attrice.
Sarah joue un loup-garou, presentato nella Settimana internazionale della critica, racconta l’incomunicabilità di un’adolescenza violata. La protagonista, il volto dell’esordiente Loane Balthazar, adora scrivere, ascoltare l’opera e immedesimarsi nelle eroine delle tragedie romantiche. Il suo è un temperamento emotivamente in ebollizione, questa sua intensità nasconde però un segreto che inesorabilmente la allontanerà da tutti: compagni di classe, amici, primi amori e insegnanti.
Il trailer di Sarah joue un loup-garou
RSI Info 04.09.2017, 17:45
La parabola di Sarah è ambientata tra le mura familiari e le lezioni di teatro, e sono proprio quest’ultime ad arricchire il film di una componente fresca e originale che restituisce appieno le passioni e le difficoltà relazionali di uno dei momenti più fragili e allo stesso tempo più fertili della nostra condizione di esseri umani.
La Wyss ha voluto misurarsi con temi complessi dichiarando di essersi ispirata ad una storia vera, inoltre si è anche fatta aiutare da insegnanti e registi che lavorano abitualmente con i ragazzi. Un buon lavoro che lascerà il segno, soprattutto non passera inosservata la giovane protagonista: intensa, mai sopra le righe, autentica in un ruolo molto complesso.
Moira Bubola
Film svizzero in laguna
Telegiornale 04.09.2017, 20:00