Cultura e spettacoli

Red Carpet appannaggio del divismo impegnato

Jane Fonda, Robert Redford e George Clooney riempiono la scena a Venezia

  • 2 settembre 2017, 16:57
  • 23 novembre, 04:26
Jane Fonda e Robert Redford

Jane Fonda e Robert Redford nel nuovo film presentato a Venezia

Jane Fonda, Robert Redford, George Clooney non sono solo le star più attese sul red carpet di ieri sera, per quello che riguarda gli ottantenni vincitori del Leone alla carriera, e di stasera, quando Clooney porterà nella Sala Grande Suburbicon, la sua sesta regia. Ma si ritrovano uniti simbolicamente al Lido anche nei film che presentano, perché raccontano con toni, genere e ambientazione storica molto diversi, le ipocrisie di un America dove le famiglie si formano o si distruggono, e tutto ciò che è diverso spaventa.

Suburbicon di George Clooney

Suburbicon di George Clooney

Clooney con
Suburbicon riprende una sceneggiatura inziata dai fratelli Coen subito dopo
Blood Simple (1984) e con loro la conclude per mettere in scena una storia ambientata alla fine degli anni ’50, in un centro cittadino iper borghese (vengono in mente le casette color pastello con i loro giardinetti e i bbq del burtoniano
Edward mani di forbice) dove l’arrivo di una famiglia di colore mette in subbuglio tutta la città mentre a pochi passi dalla loro, in casa del protagonista interpretato da Matt Damon, della moglie e di sua sorella (Julianne Moore veste i panni di entrambe), si consumano i crimini più efferati. Un film che mette ancor più i brividi se si pensa, a distanza di quasi 60 anni, a certe attuali affermazioni di Donald Trump sulla presunta supremazia bianca.


Our souls at night del regista indiano
Ritesh Batra, che riunisce la coppia Fonda-Redford sullo schermo dopo ben quarant'anni, descrive una nuova storia d’amore partendo dal grande successo editoriale dell’omonimo romanzo di Kent Haruf. Se nel film precedente di Batra,
Lunchbox, il sentimento nasceva da uno scambio di cestini per il pranzo, questa volta la frequentazione parte da un accordo apparentemente per nulla romantico: Jane Fonda bussa al campanello del vicino Robert Redford e gli propone, visto che sono soli e vedovi entrambi, di dormire insieme qualche volta. Non per il sesso ma perché la solitudine notturna le pare insostenibile. Inutile dirlo, ancora belli e brillanti come il sole, si innamorano, sostenendo le maldicenze dei compaesani e purtroppo anche quelle del figlio di lei (Matthias Schoenaerts). Ma pare che davvero l’amore vinca tutto.

Francesca Felletti

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