L’amore della terza età. Sembra essere uno dei temi più gettonati a questa 74esima Mostra del Cinema di Venezia. Può essere quello dei coniugi che hanno passato la vita insieme: Helen Mirren e Donald Sutherland in The Leisure Seeker di Paolo Virzì, dall’omonimo romanzo di Michael Zadoorian. Oppure quello platonico niente altro che della regina Vittoria (Judi Dench) per il suo servitore indiano in Vittoria e Abdul di Stephen Frears una storia definita dai titoli di testa “mostly true” (perlopiù vera) dal romanzo di Shrabani Basu.
Helen Mirren e Donald Sutherland sfuggono ai figli in camper in The Leisure Seeker
Virzì torna in America dopo il divertente
My name is Tanino e ripropone il genere road movie di
La pazza gioia, sempre con protagoniste due persone malate: lì erano due psicotiche che scappano da un centro di recupero, qui un uomo affetto da Alzheimer e una donna con una forma terminale di tumore che si concedono una fuga d’amore senza dire niente ai figli adulti a bordo del loro camper. Lui la dimentica all’autogrill, la chiama con il nome dell’amante che ha avuto 40 anni prima, lei tenta di nascondere il suo dolore ingurgitando antidolorifici e cerca di tenere allenata la memoria del marito mostrandogli ogni sera le diapositive del passato. L’inevitabile fine arriva nel modo più romantico che si possa immaginare, quasi a dire che ciò che è preludio della vita, può esserlo anche della morte.
Nel film di Frears la regina Vittoria sviluppa una predilezione per l'indiano Abdul
Affetto, ammirazione, rispetto, curiosità per le rispettive culture, legano la curiosa “coppia” che si viene a creare tra una già anziana regina d’Inghilterra Vittoria, imperatrice anche dell’India, e quello che lei definisce il suo maestro indiano, il giovane Abdul. Il film di Frears, presentato fuori concorso, racconta la tenera amicizia che nasce tra i due, fra sconcerto paura e sospetto della Corte, con la sovrana che riesce a mantenere comunque da tutti l’obbedienza a lei dovuta. Un racconto costellato da trovate spassosissime e momenti di grande emotività, degno della maestria del regista britannico.
Francesca Felletti
Primo weekend alla mostra del Cinema di Venezia
Attualità culturale 03.09.2017, 14:35
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