Cultura e spettacoli

Inizio dieci e lode

Recensione entusiastica per "Ave, Cesare!" dei Coen

  • 11 febbraio 2016, 16:53
  • 5 settembre 2023, 05:19
George Clooney in "Ave, Cesare!"

Cavoli, mi sono scordato la battuta

  • © Universal Pictures International Switzerland

Un grandioso atto d’amore verso il cinema

È il pensiero inevitabile che viene alla mente dopo avere visto Ave, Cesare! di Joel e Ethan Coen, film d'apertura del Festival di Berlino. Il secondo è una domanda: “Si saranno divertiti più loro a girarlo o più il pubblico a vederlo?”. Perché il diciassettesimo film dei fratelli del Minnesota è un’opera rutilante che descrive l’età d’oro di Hollywood, gli anni ’50, attraverso i generi (musical – acquatici e non, western, peplum, con tanto di riprese, giornalieri e sequenze già terminate), le figure professionali (attori, produttori, registi, comparse, sceneggiatori, giornalisti e c’è persino una spassosa sequenza con una montatrice interpretata da Frances McDormand alla moviola) che resero grandi, anzi colossali, gli Studios.

"La modalità con cui i film venivano realizzati negli anni '50 suscita in noi ammirazione e affetto" (Joel Coen)

Protagonista è Eddie Mannix (Josh Brolin), un “fixer” che risolve i problemi pratici che girano intorno al set: dall’idea di far adottare ad un’attrice che richiama Esther Williams (di cui veste i luccicanti panni un’altrettanto splendente Scarlett Johansonn) il figlio che porta in grembo per mettere a tacere la sua gravidanza fuori dal matrimonio; al pagamento del riscatto per il protagonista del film del titolo - George Clooney con spada, sandali e tanta ironia – rapito ad opera di un gruppo di sceneggiatori comunisti in una parodia della rappresentazione dei cineasti di sinistra nell’epoca del senatore McCarthy.

La voce over del finale svela che la storia di Mannix – ovvero il suo vagabondare fra dilemmi morali (meglio un lavoro sicuro o il labirintico mondo di Hollywood?) e sensi di colpa (le sigarette che vorrebbe smettere di fumare) – non finirà mai. E dopo questi 106 minuti di Ave, Cesare! viene da pensare che neanche il fascino del cinema avrà mai fine.

Francesca Felletti

All'ingresso del Palast si guarda la conferenza stampa dei Coen

Joel Coen durante la conferenza stampa

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Fan in attesa di Clooney & co sotto la pioggia

Fan in attesa di Clooney & co sotto la pioggia

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Poster del film davanti al Museo del cinema di Berlino

Il poster del film davanti al Museo del cinema di Berlino

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Guarda il trailer di Ave, Cesare!

RSI Ciaknews 09.02.2016, 18:07


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