Nonostante l'assenza di titoli nel Concorso internazionale, tra ieri e oggi a Berlino sono state proiettate due pellicole.
Nella sezione “Panorama” è stata presentata la docufiction "Der Kreis" del regista Stefan Haupt, che ripercorre la storia della prima rivista omosessuale del mondo, nata a Zurigo nel 1943 in piena controtendenza rispetto alle persecuzioni naziste che dominavano l'Europa. Il film porta anche la testimonianza di Ernst e Röbi, che erano giovani al tempo in cui la rivista era attiva (la parte di fiction si concentra soprattutto sugli anni '50 e 60') e da anziani sono poi stati i primi omosessuali svizzeri a sposarsi (nel 2003). Toccante e riuscito, "Der Kreis" divulga una vicenda che a detta del regista "gli zurighesi stessi conoscono pochissimo".
Nel Forum della Berlinale viene invece proposta la coproduzione franco-elvetica "Iranien", ardito e coraggioso tentativo messo in campo dal regista Mehran Tamadon. Ateo, si è messo in testa di convincere quattro Mullah a soggiornare con lui alcuni giorni per discutere di libertà e tolleranza. Sono stati necessari due anni per riuscirci, ma il risultato sullo schermo è oltremodo istruttivo.
Marco Zucchi