Reportage

Evitare il macello, meno stress per gli animali

Da quattro anni in Svizzera è consentito abbattere gli animali direttamente in fattoria - Una pratica complessa e non economica

  • 16 agosto, 05:34
  • 12 settembre, 11:53
03:41

Seidisera del 15.08.24, il servizio di Alain Melchionda

RSI Info 15.08.2024, 22:18

  • Livia Middendorp/SRF
Di: Livia Middendorp (SRF)/sf 

Gli allevatori svizzeri, da quattro anni, hanno la possibilità di abbattere gli animali direttamente in fattoria o al pascolo, sottolinea un articolo di SRF. L’azienda agricola di Mischa Hofer si trova sopra Vitznau (LU), sul versante meridionale del Rigi, e per la prima volta il contadino uccide un animale direttamente sul posto.

Per l’abbattimento deve infatti rispettare una serie di regole e fino a sei mesi fa aveva al massimo 45 minuti tra lo stordimento dell’animale e la sua eviscerazione al macello, mentre all’inizio di febbraio il termine è stato portato a 90 minuti.

Hofer esegue da tre anni abbattimenti in fattoria per altre aziende e, ora che il limite di tempo è stato aumentato, può farlo anche nella propria.

Il reportage sull’abbattimento in fattoria (Echo der Zeit, SRF, 06.08.2024)

Pratica diffusa in oltre 200 aziende

Secondo l’Istituto di ricerca dell’agricoltura biologica (FiBL), sono almeno 220 le aziende agricole che praticano l’abbattimento in fattoria, un numero che è aumentato lentamente ma costantemente negli ultimi anni. L’estensione del limite di tempo a 90 minuti non ha portato un aumento significativo e dal punto di vista dell’igiene non presenta problemi, spiega l’FiBL. Nell’Unione Europea il limite è di due ore, ma l’FiBL non ritiene necessario un ulteriore allentamento, dato che in Svizzera la maggior parte delle aziende ha un macello raggiungibile in 90 minuti.

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Sarà uccisa "Bella Ciao"

  • Livia Middendorp/SRF

L’animale che sarà ucciso è uno zebù bianco, che viene separato dagli altri nel recinto, in presenza del veterinario cantonale per la supervisione. Dopo aver bloccato la testa dell’animale, Hofer lo uccide con una pistola a chiodo.

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Dopo l'uccisione, l'animale deve essere nella cella frigorifera del macello entro 90 minuti

  • Livia Middendorp/SRF

Ora inizia la corsa contro il tempo: l’animale deve essere eviscerato e pronto per la cella frigorifera entro 90 minuti. Il contadino solleva la carcassa con un escavatore per il dissanguamento. Viene poi caricata su un rimorchio e coperto con un telo. Per arrivare al macello ad Arth-Goldau devono seguire una stradina di montagna che scende dal Rigi, un viaggio che dura circa 40 minuti.

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L'animale pronto per il trasporto verso il macello

  • Livia Middendorp/SRF

Meno stress per gli animali

Gli abbattimenti in fattoria sono complessi: le precauzioni, la supervisione del veterinario cantonale, il trasferimento al macello, tutto ha un costo, sottolinea Hofer. “Questa pratica resterà sempre di nicchia” aggiunge.

È però convinto dei vantaggi. È stato dimostrato che il livello di stress per gli animali è notevolmente inferiore: un recente studio dell’FiBL ha rilevato che gli animali uccisi al macello avevano nel sangue un livello di cortisolo, l’ormone dello stress, 20 volte superiore a quelli abbattuti direttamente in fattoria.

Tempo limitato

I macellai di Arth-Goldau sono pronti. Anche per loro è la prima volta che trattano un animale abbattuto in fattoria. Dopo il viaggio per scendere dalla montagna, hanno mezz’ora per scuoiarlo, sviscerarlo e metterlo nella cella frigorifera.

Il tempo è limitato, ma sufficiente: il veterinario ferma l’orologio a un’ora 22 minuti e 57 secondi. La carne resterà ora per due settimane nella cella frigorifera, prima di arrivare nella cucina di un ristorante di Berna.

L’articolo originale è stato pubblicato da SRF e tradotto dalla redazione di “dialogo”, un’offerta della SSR che propone contenuti da tutta la Svizzera tradotti in tutte le lingue nazionali e in inglese, oltre a uno spazio di dibattito, anche questo tradotto e moderato.

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