Analisi

L’Austria fatica ad abbandonare il gas russo

Il nostro vicino riceve ancora gran parte delle forniture dalla Russia, mentre l’Ucraina potrebbe presto chiudere i rubinetti

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Di: Dario Pelosi (SRF)/sf

Come molti altri Paesi europei, anche l’Austria ha fatto affidamento ai gasdotti russi per il suo approvvigionamento. Dopo l’invasione dell’Ucraina, molti Stati si sono organizzati per fare affidamento più al gas naturale liquefatto (GNL) in arrivo da Stati Uniti, Qatar o Australia, come sottolinea un’analisi di SRF. L’Austria invece continua a ricevere il 90% del suo fabbisogno di gas dalla Russia.

L’analisi della situazione del gas in Austria (Echo der Zeit, SRF, 16.07.2024)

Il contratto di fornitura

La OMV è una della maggiori compagnie energetiche austriache, con anche una partecipazione dello Stato. Nel 2018 ha esteso il suo contratto di fornitura del gas con la russa Gazprom fino al 2040. Dato che il gas non è ancora ufficialmente sottoposta a sanzioni, OMV continua ad acquistare il gas russo a basso conto. Quando la notizia è stata resa pubblica alla fine dell’anno scorso, ha sollevato molte critiche in Europa nei confronti dall’Austria, che continuava a rimpinguare le casse della Russia. Ci si aspettava un intervento da parte dello Stato che però non sarebbe stato a conoscenza dei dettagli del contratto.

Un solo gasdotto dalla Russia verso ovest

Tutti i principali gasdotti dalla Russia all’Europa, tranne uno, sono di fatto chiusi. Il Nord Stream 1 è stato sabotato, il Nord Stream 2 non è ufficialmente in funzione e il gasdotto Yamal trasporta ora il gas da ovest a est, dalla Germania alla Polonia. L‘unico gasdotto rimasto in Europa centrale è il Soyuz, che attraversa l’Ucraina. Tuttavia, il contratto di transito tra Gazprom e Kiev scade alla fine del 2024. “È improbabile che il contratto venga prorogato”, afferma Wolfgang Urbantschitsch, responsabile di E-Control, l’autorità di regolamentazione austriaca per l’elettricità e il gas. Una posizione condivisa da diversi politici austriaci ed esperti del settore, a causa dell’impossibilità di portare al tavolo delle discussioni le parti interessate.

Un futuro incerto

Urbantschitsch vede diversi scenari per il futuro delle forniture del gas in Austria. OMV potrebbe negoziare nuovi contratti con la Russia. Uno scenario che ritiene però poco probabile a causa dei rischi legati al prelievo del gas al confine russo. Un’altra possibilità in discussione è che l’Azerbaijan diventi un nuovo fornitore di gas attraverso l’Ucraina. Non è però chiaro se questo potrebbe fornire una via alternativa, attraverso alcune “deviazioni”, anche per il gas russo. In ogni caso, se la Russia non fosse in grado di garantire le forniture di gas, OMV potrebbe ritirarsi dal lungo e costoso contratto con Gazprom o contestarlo legalmente.

Alcune alternative

Nonostante queste incertezze, l’approvvigionamento di gas per l’Austria è assicurato, secondo Urbantschitsch. OMV ha la possibilità di importare gas dalla Norvegia. Un’altra opzione è quella di far arrivare GNL nei porti europei e immetterlo in rete. Tutte soluzioni che probabilmente comporteranno un aumento del prezzo del gas, tra il 5 e il 10%. Allo stesso tempo, l’Austria vuole espandere la propria produzione di energie rinnovabili nei prossimi anni.

Una commissione per l’indipendenza dal gas

L’Austria sta valutando la possibilità di uscire dal contratto di fornitura di gas a lungo termine con la Russia, su richiesta del Ministro dell’Energia Leonore Gewessler (Verdi). Come annunciato all’inizio di luglio, il Ministero sta istituendo una commissione a questo scopo. Ai singoli membri verranno fornite informazioni dettagliate sul contratto di fornitura. La commissione intende presentare i suoi risultati iniziali entro l’autunno del 2024.

L’articolo originale è stato pubblicato da SRF e tradotto dalla redazione di “dialogo”, un’offerta della SSR che propone contenuti da tutta la Svizzera tradotti in tutte le lingue nazionali e in inglese, oltre a uno spazio di dibattito, anche questo tradotto e moderato.

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Zelensky apre al dialogo con la Russia

Telegiornale 16.07.2024, 20:00

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