Reportage

La spesa del futuro, sotto l’occhio della telecamera

La catena di supermercati tedesca Rewe sta testando l’uso dell’intelligenza artificiale e la Svizzera potrebbe seguire l’esempio

  • 2 ore fa
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Si prende quello che si vuole e si esce, senza scansionarlo o passare dalla cassa

  • SRF
Di: Ivana Imoli (SRF)/sf 

“Mi sembra un furto” dice un cliente uscendo dal negozio con la borsa della spesa piena. Infatti non ha pagato, almeno non alla cassa, e non è stato necessario scansionare la merce. Chi vuole fare la spesa può entrare, riempire la borsa e andarsene. L’intelligenza artificiale (IA) si occupa di registrare i prodotti prelevati dagli scaffali e del pagamento, in modo automatico.

Ecco come sarà la spesa del futuro, almeno secondo la direzione di Rewe e di altre grandi catene di supermercati tedeschi, che stanno sperimentando questi sistemi di IA in negozi di prova.

Lukas Pyka, responsabile di un negozio a Düsseldorf (Kassensturz, SRF, 15.11.2024)

L’azienda nega che comporterà una riduzione del personale, come molti temono: “L’obiettivo non è ridurre il personale, ma potersi occupare meglio dei clienti e contrastare la carenza di manodopera qualificata”, afferma la responsabile del progetto Alina Klüger.

Come funziona la spesa con l’IA

Per fare acquisti nel negozio che partecipa all’esperimento con l’IA, il cliente ha bisogno dell’app Rewe con un codice QR personale. Prima del primo acquisto viene effettuato un controllo dell’età, dato che vengono venduti anche alcolici.

I prodotti possono essere messi direttamente nella borsa o nel carrello senza essere scansionati. Il rilevamento viene effettuato automaticamente dal sistema di telecamere nel negozio. Tutto ciò che il cliente prende dallo scaffale appare automaticamente anche sullo scontrino dell’app.

Non appena il cliente effettua il check-out utilizzando il codice QR personale, gli acquisti vengono addebitati al metodo di pagamento memorizzato nell’app.

Un vantaggio per le aziende

Gli studi mostrano però una realtà diversa, secondo Gianluca Scheidegger, del Gottlieb Duttweiler Institute (GDI) di Rüschlikon (ZH). “Ricerche condotte negli Stati Uniti mostrano che le aziende che utilizzano l’IA cercano meno dipendenti”.

Scheidegger ha condotto un sondaggio rappresentativo sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale in Svizzera, Germania e Austria, e le oneste risposte dei dirigenti sono state sorprendenti: “I dirigenti si aspettano che l’IA avvantaggerà principalmente l’azienda e non i clienti”.

Il ricercatore ritiene che sistemi di acquisto come quelli della Rewe prima o poi arriveranno anche in Svizzera.

Pochi vantaggi per i più poveri

Lo studio del GDI mostra che l’uso dell’IA viene visto in modo diverso e positivo a seconda del livello di istruzione degli intervistati. Le persone con un titolo di studio superiore sono molto più aperte alla tecnologia.

Scheidegger ritiene che sia una posizione giustificata: “Gli ultimi 40 anni hanno dimostrato che l’uso delle nuove tecnologie ha portato i ricchi a diventare sempre più ricchi e i poveri a diventare sempre più poveri. Il divario salariale ha continuato ad ampliarsi”.

Clienti sotto l’occhio di 800 telecamere

La tecnologia usata nel negozio sperimentale della Rewe a Düsseldorf si chiama “Computer Vision” e impiega 800 telecamere.

“Computer Vision” (Kassensturz, SRF, 15.11.2024)

La responsabile del progetto, Alina Klüger, spiega: “Ciò che le telecamere catturano è l’interazione degli acquirenti con i prodotti sugli scaffali. Non raccogliamo volti o dati biometrici”. Un sistema che è ben accolto dai clienti del negozio sperimentale.

Le reazioni dei clienti (Kassensturz, SRF, 15.11.2024)

Come funziona “Computer Vision”

Il sistema usa l’IA per analizzare i dati dell’immagine. Computer Vision funziona in modo simile alla visione umana. Per fare ciò, il sistema viene alimentato con innumerevoli dati di immagini finché non riconosce in modo affidabile oggetti e persone.

Affinché un computer possa identificare un cartone di latte, ad esempio, deve essere alimentato con grandi quantità di immagini di bottiglie e cartoni di latte in modo da riconoscere anche diverse versioni del prodotto. Telecamere, dati e algoritmi svolgono questo lavoro al posto dell’occhio umano.

Un sistema del genere è in grado di analizzare e classificare migliaia di prodotti al minuto, superando le capacità umane.

01:39

RG 07.00 del 21.11.2024: il servizio di Maria Jannuzzi

RSI Info 21.11.2024, 08:30

  • Keystone

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