La vittoria di Putin riguarda tutti

Vladimir Putin è stato rieletto per la quinta volta presidente della Russia. In occasione di queste elezioni, sulla piattaforma di dibattito di “dialogo”, è stato chiesto se Putin è un difensore dei valori tradizionali, come lui stesso si definisce, o un pericoloso reazionario. L’’85% degli utenti è nel secondo campo, mentre il 15% pensa che sia impegnato a favore dei valori tradizionali.

Nei commenti, moderati e tradotti nelle quattro lingue nazionali e in inglese, emergono poi preoccupazioni di ampia portata.

Per l’utente “Johannes Wabohu”, la visione del mondo di Putin nega l’autodeterminazione degli altri Paesi, mettendo in pericolo l’ordine mondiale che ha evitato grandi conflitti negli ultimi decenni. Anche “Maria Fränkli” è preoccupata per quello che il nuovo mandato significa per gli equilibri geopolitici, in particolare una collaborazione tra Putin e Xi Jinping. L’utente ritiene che un’unione del potere economico cinese con le materie prime e armi nucleari russe sarebbe un problema per il “mondo libero”. “Orateur Discret” sostiene che Putin è un pericolo che deve essere fermato, e chiunque pensi che il problema non riguardi la Svizzera si sbaglia.

Ma c’è anche chi difende il presidente russo. Per l’utente “Damien Rap”, dal punto di vista economico,  avrebbe senso continuare un partenariato con la Russia invece di seguire i dettami americani ed europei. “Dan Spada” critica invece l’Unione Europea, sostenendo che quando Putin si è rivolto all’Europa in un discorso al Bundestag, l’UE lo ha respinto. Pur riconoscendo che il presidente russo non è perfetto, si chiede perché è l’unico a essere preso di mira, e si chiede chi lo dovrebbe sostituire. L’utente ritiene che i suoi potenziali successori lo farebbero sembrare un moderato.