Inchiesta

Residui di pneumatici nella verdura

Un studio della Confederazione, non ancora pubblicato, ha rilevato in quasi un terzo degli ortaggi analizzati additivi chimici usati nella fabbricazione delle gomme

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Le sostanze chimiche vengono rilasciate nell'ambiente in seguito all'usura delle gomme

  • Keystone
Di: Linda Bourget, Stéphane Fontanet (RTS)/sf 

Gli ortaggi consumati in Svizzera sono ampiamente contaminati da residui di pneumatici, più precisamente da additivi chimici rilasciati nell’ambiente in seguito alla loro usura. È quanto emerge da uno studio condotto per conto dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare (USAV) che non è ancora stato reso pubblico, come rivela la RTS.

Residui di pneumatici nella verdura (A bon entendeur, RTS, 18.02.2025)

Un centinaio di campioni di ortaggi frequentemente consumati sono stati testati nell’ambito di questo studio: lattughe, cavoli, spinaci, cipolle, patate, carote, pomodori, peperoni, zucchine e zucche. Prodotti acquistati nella grande distribuzione e presso piccoli rivenditori, provenienti da Svizzera, Italia, Spagna e Francia.

Risultato: “sono state rilevate contaminazioni in tutti i tipi di ortaggi, con il 31% dei campioni contenenti livelli quantificabili di quattro composti” chimici, scrivono gli autori di questa ricerca condotta dal Politecnico federale di Losanna (EPFL). “Questi risultati mostrano che gli ortaggi a foglia presentano un rischio maggiore di essere contaminati da derivati chimici degli pneumatici”. Le analisi vengono attualmente riviste da parte di altri esperti scientifici.

Inquinamento legato agli pneumatici

In causa, additivi che migliorano la qualità dello pneumatico e la sua resistenza (DPG, DCU, BTH, o prodotti di degradazione come il 6-PPD-Quinone). I canali attraverso i quali questi inquinanti contaminano le piante non sono ancora chiaramente stabiliti, ma la contaminazione è possibile sia attraverso il suolo che attraverso l’acqua e l’aria.

Globalmente, l’inquinamento legato agli pneumatici è considerevole: uno studio del Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca (EMPA) indica che sono all’origine del 90% delle microplastiche rilasciate nell’ambiente.

Effetti sulla salute ancora sconosciuti

Se l’impatto di questi inquinanti resta poco documentato, un caso ha segnato gli Stati Uniti: nel 2020, ricercatori dell’Università di Washington hanno dimostrato che uno dei prodotti di degradazione dei residui di pneumatici, il 6PPD-Quinone, era responsabile della morte del 40% al 90% dei salmoni in alcuni corsi d’acqua.

Le concentrazioni alle quali questi pesci sono stati esposti non sono paragonabili con le dosi quotidiane assorbite in media in Svizzera attraverso il consumo di ortaggi valutati dagli scienziati dell’EPFL.

Mancano però studi sulle conseguenze di questa esposizione, anche modesta, sulla salute umana. “Al momento, ci sono pochi dati sull’impatto dei composti derivati dagli pneumatici sulla salute umana”, notano gli autori dell’analisi commissionata dall’USAV, che invitano a condurre ulteriori studi sull’argomento.

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Il bio è ancora bio? / PFAS, inquinanti eterni, chi paga?

Patti chiari 14.02.2025, 20:40

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