Un esercito troppo caro

Quattro miliardi in più a disposizione dell’esercito svizzero: è quanto ha deciso la scorsa settimana il Consiglio nazionale, allineandosi a quello degli Stati, mentre resta ancora da stabilire come verrà compensato questo incremento.

È invece più chiara la posizione della comunità di “dialogo”, con oltre il 60% degli utenti che nel dibattito si sono schierati contro la necessità di un aumento del bilancio delle forze armate.

Molti ritengono che questi miliardi sarebbero spesi meglio altrove: “Penseur Curieux” vorrebbe vedere più investimenti nella sanità o nell’istruzione e pensa che armarsi solo perché lo fanno i nostri vicini sia un pessimo argomento. “Meyer Zwo” vede invece un pericolo per l’economia, ad esempio con il rinvio dei lavori di manutenzione delle strade.

Un altro punto sollevato riguarda l’aumento del bilancio dell’esercito mentre si prevedono tagli nel settore sociale, dei trasporti e dell’istruzione. “Come si può prepararsi a dei rischi ipotetici mentre si risparmia in campi dove i rischi sono reali, già esistenti e spaventosi per il futuro?” chiede “Questionneur Curieux”. Anche “Scettico Tecnico” si è pronunciato contro sulla questione: “Con la recente proposta di tagli al bilancio in tutti i settori eccetto la difesa, il Consiglio Federale ha centrato una clamorosa doppia impresa: dare uno schiaffo in faccia ai propri cittadini e certificare al mondo la definitiva sconfitta politica della Svizzera nell’ambito della diplomazia internazionale”.

Il 37% si è comunque detto favorevole a questo aumento del bilancio. “La storia della Svizzera dimostra ancora oggi che un esercito forte è una parte essenziale della difesa dei valori del nostro Paese” scrive “Peter Bossert”, mentre per “Matin Häni” la sicurezza è la merce che offre alla Svizzera una posizione privilegiata.

Secondo “Discoureuse Olga”, l’aumento del bilancio dell’esercito è anche una risposta a una serie di sfide di sicurezza nazionale e internazionali. “In un contesto geopolitico sempre più instabile, la Svizzera deve rafforzare la propria capacità di proteggere il proprio territorio e i propri cittadini da minacce tradizionali ed emergenti come il terrorismo, gli attacchi informatici e altre forme di conflitto ibrido” afferma.