Anche se ciò che conta alla fine sono i nomi degli eletti e i risultati nei singoli comuni, cambiando prospettiva, a livello cantonale, emerge un risultato chiaro. Tra gli sconfitti di domenica, dopo lo scrutinio degli esecutivi in 80 Comuni su 81 (manca e non ci sarà Arbedo-Castione, dove le elezioni sono state clamorosamente annullate per irregolarità), vi sono le liste che hanno visto il Partito socialista e i Verdi unire le forze. Con un risultato deludente dal momento che i seggi conquistati dall’area rosso-verde sono stati 32 (con una perdita secca di 14). È curioso rilevare che correndo separati il PS è cresciuto (26 seggi, +1) e i Verdi non si sono mossi (1 seggio).
Si mantiene invece in salute il blocco delle formazioni politiche di centro, con il PLR che è il partito con più rappresentanti (173 seggi, +7), mentre anche il Centro vero e proprio avanza con 124 seggi (+7).
Anche a destra emerge la stessa tendenza curiosa rilevata a sinistra: le liste uniche con Lega e UDC hanno fatto flop, conquistando 35 seggi ma perdendone 5. Diverso invece dove i due partiti correvano da soli, in questo caso la Lega ha ottenuto 21 seggi (+6) e l’UDC 13 (+5).
In termini assoluti la seconda forza sul piano cantonale è costituita dalle liste civiche, etichetta sotto cui però confluiscono le più diverse realtà locali, ebbene i seggi conquistati sono stati 157 (+2).
La scheda senza intestazione è stata invece il primo partito in 24 Comuni.
Sempre da un punto di vista complessivo, stavolta prendendo in considerazione l’età degli eletti, i risultati indicano che i municipi sono sempre più una faccenda per over 50 e, soprattutto, per pensionati. Gli eletti con più di 65 anni sono infatti cresciuti ulteriormente, issandosi al 14,54% contro il 5,44% del 2008. Aumentano anche gli eletti tra i 51 e 55 anni, che sono ormai quasi uno su due (per la precisione il 46,2%, ma nel 2008 erano il 33,2%).
A questa tendenza, si contrappone l’erosione nella fascia tra 31 e 50 anni che nel 2008 raggruppava oltre il 60% dei municipali e nel 2024 è scesa sotto al 34%. Anche per gli under 30, questa è stata una domenica da dimenticare. Gli eletti in questa fascia sono stati il 5,2%: mai così pochi, anche se l’andamento nelle ultime cinque elezioni è stato altalenante e comunque sempre al di sotto del 10%.
L’età media, 53,38 anni cresce invece in maniera meno significativa, si potrebbe anzi dire che tra 2020 e 2024 si è marciato sul posto. Per scendere sotto la soglia dei 50 anni occorre tornare anche in questo caso al 2008, quando gli eletti nei municipi avevano un’età media di 49,24 anni.
Ticino, le elezioni comunali
Telegiornale 14.04.2024, 20:00