Ticino e Grigioni

Arbedo-Castione al voto, ma il colpevole dei brogli resta sconosciuto

L’inchiesta non si è ancora conclusa - Il voto di aprile era stato annullato a causa di 48 schede manipolate con il bianchetto

  • Ieri, 19:21
  • Ieri, 19:42

Ad Arbedo-Castione si torna alle urne senza sapere chi ha modificato 48 schede ad aprile

SEIDISERA 09.09.2024, 18:20

  • Tipress
Di: SEIDISERA/RSI Info

Il 22 settembre i cittadini di Arbedo-Castione dovranno tornare alle urne per eleggere il Municipio e il Consiglio Comunale. E questo dopo l’annullamento delle elezioni di aprile, in seguito alla scoperta di 48 schede - votate per corrispondenza - modificate con il bianchetto. Tutte le schede erano poi state attribuite al Plr di Arbedo.

Sull’accaduto il ministero pubblico ticinese ha aperto un’inchiesta che, per ora, non sembra aver dato frutti. Il Comune si appresta dunque a tornare alle urne senza conoscere il responsabile di quanto accaduto..

“Come avvicinarsi a questo appuntamento 22 settembre? Noi ci avviciniamo come sempre, seguendo pedissequamente quelle che sono le direttive della Cancelleria dello Stato, valide per tutti gli enti locali”, spiega ai microfoni della RSI Giuseppe Allegri, segretario comunale di Arbedo-Castione.

Da Giuseppe Allegri, dall’amministrazione che dirige, dipende anche l’organizzazione delle elezioni del prossimo 22 settembre. Un appuntamento particolarmente delicato, dopo l’annullamento del voto di aprile, viste quelle 48 schede arrivate per corrispondenza palesemente manipolate: votate, cancellate e rivotate. Brogli al vaglio della magistratura. Ma, proprio il fatto che l’indagine, coordinata dal procuratore generale sostituto Andrea Balerna, non abbia ancora individuato il o i possibili responsabili (si è ancora nella fase degli approfondimenti tecnici) fa sì che ci si avvicini al voto con qualche dubbio in più. Non fosse altro che il o gli autori sono ancora a piede libero. E se ricapitasse?

“Questa è un’ipotesi sulla quale non vorrei confrontarmi - dice Allegri -. Dal nostro punto di vista, l’Amministrazione comunale e i miei servizi hanno lavorato sempre in ossequio a quelle che sono le direttive. Quindi sì, serenità. Il problema c’è stato, ma d’altro canto non possiamo essere degli indovini, non sappiamo quello che succederà e se dovesse succedere nuovamente qualche tipologia di anomalia. Questo farà sì che, naturalmente, il Comune e il Cantone si sentiranno”.

Cantone che assicurerà lo spoglio delle schede.

“Il corretto svolgimento delle operazioni di voto è gestito principalmente dal Comune, perché noi semplicemente riceviamo poi le cassette con le schede votate - spiega il Cancelliere dello Stato, Arnoldo Coduri. Ovviamente hanno ricevuto delle direttive particolari e so che hanno elaborato un protocollo proprio per informare tutte le persone che saranno coinvolte a livello comunale”.

In una storia con ancora poche certezze, l’unica granitica e che qualcuno ha sfruttato una piega del sistema. Si è capito quale e come porvi rimedio?

“No, noi no, perché non abbiamo fatto noi l’inchiesta e per ora il ministero pubblico non ha ancora comunicato niente e non lo sappiamo. Abbiamo cercato di valutare quali sono le fasi in cui qualcuno potrebbe intervenire e modificarle. Sono limitate in sé alla domenica mattina; però, le buste vengono aperte in presenza dei membri dell’ufficio elettorale. Perciò ecco, il tutto potrebbe essere successo prima dell’inserimento nella cassetta di voto della busta di trasmissione. Lasciamo fare il lavoro alla magistratura”.

Ci sarà dunque una maggiore attenzione durante lo spoglio?
                

“No, in sé non abbiamo un’attenzione accresciuta, perché lo spoglio sarà limitato a un Comune. Perciò abbiamo scelto le persone che hanno più esperienza nell’ambito delle operazioni di spoglio e saremo comunque tutti presenti a verificare che tutto funzioni per il meglio”.

Che tutto funzioni per il meglio se lo augura anche, evidentemente, Arbedo Castione. Qui si ammette il non sapere cosa sia successo prima del voto lascia un pò di amaro in bocca. Le ipotesi in paese sono circolate e sono tutte state segnalate agli inquirenti, ci viene detto. In gioco c’è la fiducia in un processo democratico fondamentale e nelle autorità. Da qui l’appello al voto lanciato sia dal Comune sia dal Cantone.

“Attualmente mi sembra che ci sia un ambiente sereno. Dopo è vero che, nel fascinoso mondo di “pettegolandia”, la gente ama attaccarsi vampirescamente al lavoro e alle vite altrui. Personalmente trovo che non ci sia nulla da preoccuparsi”, dice il segretario Giuseppe Allegri.

Il 22 settembre si avrà la misura di quanto questa vicenda inciderà sulla vita politica del Comune.

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