Ticino e Grigioni

I numeri delle schede manipolate ad Arbedo-Castione

L’utilizzo del “tipp-ex”, il colore della penna che cambia, le crocette aggiuntive: i dettagli dell’Ufficio cantonale di accertamento

  • 19 aprile, 13:34
  • 19 aprile, 13:36
elezioni comunali

Ad Arbedo-Castione le elezioni sono state annullate a causa di una cinquantina di schede manipolate

  • Tipress
Di: Pa.St.

Quarantotto schede per l’elezione del Municipio di Arbedo-Castione sono state modificate a favore della lista “PLR Arbedo”. È quanto si evince dalla decisione dell’Ufficio cantonale di accertamento pubblicata venerdì sul Foglio ufficiale.

Le verifiche hanno permesso di constatare “che effettivamente 48 schede per l’elezione dell’Esecutivo comunale, tutte giunte per corrispondenza, presentano la cancellatura mediante ‘tipp-ex’ (o bianchetto) del voto di lista originario”.

Crocette da una lista all’altra

Nel dettaglio, 27 schede sono state cancellate dalla lista “Lega dei Ticinesi-UDC-AC Viva”, 7 da “Unità di sinistra e Indipendenti USI”, 5 da “Il Centro Arbedo-Castione”, 4 dalla scheda senza intestazione, 3 da “PLR Castione”, 1 da “N.O.I. Indipendenti”.

Su una lista è stata cancellata la crocetta destinata a “Lega dei Ticinesi-UDC-AC Viva”, che tuttavia è poi stata nuovamente apposta sopra il “tipp-ex”, assieme a due altre su altrettante liste. Infine, su una scheda è stato cancellato unicamente il nome di un candidato della lista “Lega dei Ticinesi-UDC-AC Viva”.

Verosimilmente dopo la cancellatura del voto di lista originario - si legge ancora sul Foglio ufficiale - sono stati apposti 48 voti di lista per “PLR Arbedo”. Sono inoltre stati espressi dei voti supplementari per alcuni candidati, sia di “PLR Arbedo” sia di altre liste.

In alcuni casi, l’Ufficio cantonale di accertamento ha inoltre potuto rilevare il cambio del colore della penna (blu o nera) utilizzata, con somiglianze grafiche.

Operazioni preliminari “corrette”

Nell’ambito della procedura di verifica, l’Ufficio cantonale di accertamento ha sentito membri dell’ufficio elettorale e il funzionario comunale responsabile per elezioni e votazioni, che hanno confermato che le operazioni preliminari di spoglio di competenza dei comuni (l’apertura delle buste di trasmissione e di quelle contenenti le schede, nonché la registrazione dei votanti) “si sono svolte correttamente”. I fatti sono poi stati segnalati al Ministero Pubblico.

Visto l’elevato numero di schede manomesse e l’esecuzione sistematica delle cancellazioni, l’Ufficio cantonale di accertamento ha dunque stabilito che non si poteva trattare della correzione fatte dagli elettori di involontari errori, bensì di “una verosimile deliberata successiva manomissione del voto inizialmente espresso”. Da qui l’annullamento dell’elezione.

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