Le elezioni comunali 2024 hanno sicuramente detto che l’area rossoverde è quella uscita più malconcia dall’appuntamento con le urne del 14 aprile, a causa della perdita di seggi subita sia nei Municipi sia nei Consigli comunali. Ma hanno detto anche alcune altre cose, soprattutto se i risultati di domenica scorsa vengono inseriti nel medio periodo, a partire dal 2008, da quando cioè i cittadini ticinesi non sono più costretti a votare una scheda partitica ma possono far capo a quella senza intestazione. E ancora più le elezioni ne hanno dette se, invece di guardare i singoli seggi che si possono conquistare o perdere per pochi preferenziali, si considerano i voti reali, comparando i dati dei vari cicli elettorali che possono essere confrontati (quindi al netto della riduzione del numero dei Comuni, delle elezioni tacite, di quelle annullate, ma considerando tutte quelle della stessa legislatura anche se tenutesi in data diversa dall’ordinario per le aggregazioni).
Dall’analisi dei voti ottenuti dai vari partiti negli ultimi 16 anni, per esempio, salta decisamente all’occhio che in Ticino ce n’è uno solo che ha visto la sua forza scendere costantemente. Si tratta del PLR. E lo stesso PLR, per la prima volta, il 14 aprile 2024 si è ritrovato sotto la soglia del 30% alle elezioni dei Consigli comunali. Una cosa mai vista, a conferma della continua erosione di consensi che colpisce il partitone. Il PLR può sempre essere definito tale (nel senso che è di gran lunga il più votato, conservando la maggioranza assoluta in 5 Comuni e quella relativa in altri 31) ma lo è sempre un po’ di meno. Sedici anni fa raccoglieva il 36-37% dei voti, mentre oggi è al 29-30%, con una perdita secca superiore ai 6 punti percentuali che rappresentano una contrazione di oltre il 16% del bottino sul quale poteva contare ancora nel 2008.
I grafici che vi presentiamo (realizzati dalla RSI in collaborazione con la Arcaweb, sulla base dei dati elettorali ufficiali delle Comunali diffusi dalla Cancelleria dello Stato) attestano che gli altri principali partiti, invece, nello stesso lasso di tempo hanno conosciuto alti e bassi, vedendo almeno una volta il segno più.
È capitato al Centro: domenica ha registrato una crescita dei consensi ed è tornato a essere la seconda forza per seguito nei Comuni.
È capitato all’area PS-Verdi: ha registrato un calo dei consensi dopo che nel 2021 aveva raggiunto il suo apice. Con oltre il 19% dei voti, le sue liste erano state le seconde più votate per i Legislativi e le terze per gli Esecutivi.
È capitato al fronte Lega-UDC: i suoi voti nel 2024 sono tornati a crescere, dopo la battuta d’arresto delle precedenti elezioni.
La lista senza intestazione primo partito in un gran numero di Comuni
Nel corso degli anni presi in considerazione, ad aver registrato la maggiore crescita, al di là di ogni dubbio, è la destra. La Lega dei ticinesi e l’Unione democratica di centro (considerate come area) hanno raddoppiato la propria forza elettorale passando dal 9-10% al 19-20% (la forchetta è d’obbligo poiché i risultati per i Municipi e i Consigli comunali differiscono) con un balzo tra il 2008 e il 2012.
L’area di sinistra, invece, in sostanza, non si è mossa dalle sue posizioni. Nel 2008 era al 17-19% ed è quanto ha ottenuto anche domenica scorsa.
Una flessione netta sul lungo termine l’ha registrata anche l’ex PPD. Calo dopo calo, tra il 2008 e il 2021, aveva perso circa un quarto dei voti, scendendo dal 25-26% al 19-20%. Poi si è trasformato nel Centro e la tendenza si è invertita. La ripresa si è confermata anche alle elezioni comunali che hanno chiuso il lungo anno elettorale ticinese iniziato con la campagna per il rinnovo del Consiglio di Stato e del Gran Consiglio.
Democrazia! - I partiti fanno i conti
60 minuti 15.04.2024, 21:05
AVVERTENZA: i dati riportati in questo articolo sono ricavati dalla banca dati delle elezioni che abbiamo realizzato con il supporto del collega Roberto Trapletti. Abbiamo prestato la massima attenzione alla ripresa dei dati storici forniti dal Cantone con tutte le liste e i candidati. Se doveste notare qualche imprecisione segnalatecela scrivendo a luca.berti@rsi.ch o a diego.moles@rsi.ch.