Il 2016 è stato un anno piuttosto calmo per le banche svizzere, che hanno ritrovato una certa serenità nel 2015. Il conflitto fiscale con gli Stati Uniti non è stato ancora totalmente risolto ma il processo è a un buon punto, e altre questioni ereditate dal passato dovrebbero poter essere sbrogliate nei prossimi tempi. La BSI, per esempio, che, messa in ginocchio dallo scandalo dei fondi 1MDB, scomparirà dal mercato.
Gli istituti finanziari elvetici hanno dovuto anche fare i conti, in un contesto di tassi d’interesse bassi, con quelli negativi della Banca Nazionale Svizzera (BNS).
Per quanto riguarda il dossier USA, tre istituti facenti parte della categoria 1 (quelli contro i quali il dipartimento della giustizia USA ha avviato un’inchiesta penale) hanno già risolto il proprio caso: UBS, Credit Suisse e Julius Bär.
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