Economia e Finanza

Brexit, la City è fiduciosa

L’avvio dell’uscita dall’UE ha migliorato le prospettive anche se si temono spostamenti di attività e impieghi

  • 9 aprile 2017, 14:11
  • 23 novembre, 06:07
Nella City ci si dice non preoccupati

Nella City ci si dice non preoccupati

  • Keystone

"Le prospettive per il settore finanziario di Londra sono migliorate dall'inizio ufficiale dei colloqui sulla Brexit". Ad affermarlo è Mark Boleat, presidente di uno dei comitati della City of London, l’autorità locale che amministra il cuore storico affaristico della capitale britannica. Al contempo si è però coscienti, afferma intervistato dall’AFP, che sono da prevedere trasferimenti di attività e impieghi verso il continente.

Il 68enne economista, che tra un mese lascerà l’incarico pubblico, resta fiducioso nella capacità degli operatori e dei loro 700'000 collaboratori di confermarsi quale centro finanziario internazionale di primo rango. Dopo l’invio della lettera all’Unione europea che ha attivato l’articolo 50, chi opera sulla piazza londinese ora si attende che i negoziati si svolgano velocemente in modo da portare rapidamente alla definizione di un nuovo rapporto tra Regno Unito e gli altri Stati dell’UE.

"Non vedo alcuna mancanza di fiducia in città. Le strade di Londra sono affollate. Gli uffici sono pieni e così i ristoranti. Si sta molto bene" sottolinea, certo che i piani elaborati dalle banche per fronteggiare le conseguenze della Brexit non avranno conseguenze insormontabili.

Diem/ATS

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