La Banca nazionale svizzera (BNS) manterrà la sua politica espansionista, malgrado la ripresa economica e il prudente ottimismo sulla sua evoluzione espresso dal presidente Thomas Jordan venerdì, durante l'assemblea generale. Cambiare direzione in questo momento, a suo dire, sarebbe prematuro e comprometterebbe la dinamica positiva.
La ritrovata calma sui mercati dei cambi non cancella le sfide, né quelle a corto termine, di natura congiunturale, né quelle sul lungo periodo, di carattere strutturale. Le pressioni dovute alla concorrenza internazionale, secondo il numero uno dell'istituto, sono tanto forti oggi quanto lo erano all'inizio della crisi finanziaria mondiale, dieci anni fa.
Il bilancio dell'alto funzionario è moderatamente soddisfacente anche per quanto riguarda le misure adottate, unitamente alla Confederazione e all'autorità di sorveglianza, per rafforzare la capacità delle banche elvetiche di superare i periodi di difficoltà.
ATS/dg