Economia e Finanza

La farmaceutica salva l’export

Le vendite svizzere all'estero in marzo sono cresciute nonostante il coronavirus grazie ai preparati chimici - Calo negli altri settori industriali

  • 21 aprile 2020, 10:44
  • Ieri, 19:31
L'export si è attestato a 19,0 miliardi, con una progressione del 2,2%

L'export si è attestato a 19,0 miliardi, con una progressione del 2,2%

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Di: ATS/ludoC 

Le esportazioni elvetiche sono cresciute in marzo nonostante la crisi innescata dal nuovo coronavirus, trascinate dal forte incremento del settore chimico-farmaceutico, che ha compensato l'arretramento nei restanti settori industriali.

L'export si è attestato a 19,0 miliardi, con una progressione del 2,2%, indica l'Amministrazione federale delle dogane (AFD) martedì in un comunicato. Le importazioni sono per contro scese del 3,9% a 15,9 miliardi. In termini reali - ossia con i valori corretti in base all'evoluzione dei prezzi - si è assistito rispettivamente a una flessione del 4,0% (export) e del 6,7% (import). La bilancia commerciale mostra un'eccedenza di 3,6 miliardi.

La crescita delle esportazioni si è basata unicamente sull'avanzata dei prodotti chimico-farmaceutici, che mostrano un +5,6%. Il comparto orologi invece soffre, e segna -11%, mentre le vendite all'estero di macchine ed elettronica sono crollate del 16%.

A livello regionale, l'export verso la Cina è sceso di 445 milioni di franchi.

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