Una fabbrica di automobili nel centro di una città potrebbe sembrare un’idea anacronistica. A Torino, per esempio, l’ex stabilimento del Lingotto (nato negli anni ’30 del secolo scorso) è stato inglobato nel tessuto urbano con l’espansione della metropoli piemontese nel corso degli anni e ora la Fiat lo ha trasformato in un centro polifunzionale (con centri commerciali, cinema, hotel, sale congressi e musei) di grande successo.
La produzione robotizzata di una e-Golf nell'originale fabbrica vetrata a Dresda
Volkswagen ha invece creato a inizio millennio nel cuore di Dresda la Gläserne Manufaktur (fabbrica trasparente), dalle pareti quasi interamente vetrate e integrata nella zona del Grosser Garten, ampio polmone verde cittadino. Si tratta di una
struttura originale quanto all’avanguardia, che presenta macchinari ultramoderni e pavimenti in parquet, oltre a uffici, bistrot, boutique e aree esplicative sulla produzione effettuata nel sito.
Un sito che, dopo aver visto nascere le berline di prestigio Phaeton, ora si è “concentrato” sull’auto elettrica. Vi sono infatti assemblate le e-Golf ma nell’atrio principale già sono esposti in evidenza tanto i modelli del futuro come l’I.D.3, sia altre pietre miliari della produzione “a corrente” di VW, comprese le prime Golf a batteria degli anni ‘70.
E in prospettiva futura la Gläserne Manufaktur sarà uno dei centri nevralgici della strategia Volkswagen verso lo sviluppo della mobilità elettrica. Uno sviluppo in cui il colosso tedesco investirà non meno di 50 miliardi di franchi per produrre in media 330'000 veicoli elettrici all’anno.
La Gläserne Manufaktur è una pietra miliare nella strategia Volkswagen per la e-mobility