L'insufficienza dei semiconduttori costringe la Toyota a rivedere al ribasso la produzione globale di mezzo milione di veicoli per l'anno fiscale in corso; la svalutazione dello yen, tuttavia, consente alla prima casa auto al mondo di incrementare il fatturato e mantenere le stime invariate sui profitti.
Le stime sull'output sono state ridotte da 9,7 milioni a 9,2 milioni, in primo luogo a causa delle difficoltà a reperire i microchip, ma anche criticità nell'approvvigionamento di altri materiali. L'indebolimento dello yen di oltre il 20% sul dollaro da inizio anno, invece, ha migliorato le stime sui ricavi a 36'000 miliardi di yen (circa 243 miliardi di franchi), rispetto ai 34'500 previsti.
Negli ultimi sei mesi Toyota ha registrato un utile in calo del 23% a 1'200 miliardi di yen (8,1 miliardi di franchi), a seguito del rialzo dei prezzi delle materie prime, in particolare nel mercato in Nordamerica, mentre in Europa ha pesato sui conti la decisione presa lo scorso settembre di andarsene dal mercato russo.