La conferenza dei Governi dei cantoni alpini respinge con fermezza l'iniziativa popolare "A favore del servizio pubblico", tra gli oggetti su cui gli svizzeri saranno chiamati ad esprimersi a inizio giugno.
Anziché rafforzare, indebolisce il servizio universale, con conseguenze deleterie per le regioni periferiche, stando alla nota diramata lunedì.
Le aree urbane contribuiscono a finanziare l'offerta in quelle marginali, assicurando tariffe unitarie, e questa solidarietà è uno dei principi fondamentali in ambito federale, possibile solo grazie a ciò che ora i sostenitori del testo vorrebbero abolire, si osserva ancora nel comunicato.
ATS/dg