Emmi, numero uno dei prodotti derivati dal latte in Svizzera, ha registrato l’anno scorso un utile netto di 78.9 milioni di franchi, in flessione del 24% rispetto al 2013.
Effetti eccezionali hanno influito sul risultato per 34 milioni. Si tratta della correzione del valore di Trentinalatte (ceduta nell’autunno scorso alla tedesca Livia) che “oscura i risultati” come ha rilevato il direttore generale Urs Riedener in un comunicato. Se si valutano i dati “depurati” da questa svalutazione, Emmi è redditizia. La cifra d’affari è cresciuta del 3,2% a 3,4 miliardi di franchi.
Per l’anno in corso la società si attende qualche ripercussione negativa dovuta al rafforzamento del franco dopo l’abolizione della parità a 1.20 con l’euro annunciata a metà gennaio dalla BNS.
ats/mas