L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha annunciato venerdì di aver innalzato a “molto elevato” il livello di minaccia legato al coronavirus, che ad oggi ha contagiato circa 79’000 persone in Cina e altre 5’000 nel resto del mondo. “La nostra valutazione del rischio di propagazione e del rischio di impatto del Covid-19 è stata innalzata al livello ‘molto alto’ su scala mondiale”, ha dichiarato il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus. Per Ghebreyesus "il continuo aumento dei casi di Covid19 e del numero dei Paesi affetti negli ultimi giorni sono motivi di preoccupazione". "I nostri epidemiologi stanno monitorando questi sviluppi di continuo", ha detto, mentre si registrano i primi casi in Stati finora non toccati dal virus, come il Messico e la Nuova Zelanda.
Intanto sale a 1'350 il numero di morti per coronavirus in Cina, 1'310 nella sola provincia dello Hubei, con 242 nuovi decessi. Solo ieri il numero delle vittime era di 1'100. Il forte incremento è dovuto ai nuovi parametri utilizzati per identificare i casi da COVID-19.
In Italia i morti sono saliti a 21, i contagiati a 821. Il nuovo dato è stato fornito dal commissario Angelo Borrelli nel corso della conferenza stampa alla Protezione Civile. Il numero tiene conto anche delle 21 vittime - 4 in più di ieri - e dei pazienti guariti. La Lombardia ha chiesto misure restrittive ancora per una settimana. Le Università rimarranno chiuse fino al 7 marzo.