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"100 euro di salario minimo in più"

Emmanuel Macron parla al paese in diretta televisiva per placare la rabbia dei "gilet gialli". Tra le promesse: nuove misure sociali

  • 10 dicembre 2018, 21:41
  • Ieri, 23:33
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Notiziario delle 21.00 del 10 dicembre 2018

RSI Info 10.12.2018, 22:08

Di: ATS/Bleff/bin 

"Vedo uno stato di emergenza sociale ed economico: ne usciremo bene tutti insieme, lo voglio per la Francia", ha assicurato Emmanuel Macron lunedì sera in un intervento televisivo, nel tentativo di smorzare le proteste dei "gilet gialli" e in un paese scosso da quasi un mese di manifestazioni contro le riforme del Governo.

01:19

RG delle 24.00 del 10.12.18; il servizio di Alessandro Grandesso

RSI Info 11.12.2018, 00:18

"Siamo apripista per noi e per gli altri - ha poi aggiunto il presidente francese - Non possiamo restare divisi. Attraversando questa crisi, riconcilieremo i francesi". Il salario minimo aumenterà di 100 euro al mese dal 2019 nel paese, ha inoltre assicurato, illustrando una serie di misure shock, tra cui l'annullamento della contribuzione sociale generalizzata per i pensionati che guadagnano meno di 2'000 euro al mese.

"La violenza è inaccettabile - ha ribadito - saremo intransigenti con i violenti. Per avere successo dobbiamo restare uniti e garantire la giustizia sociale". "Ci troviamo ad un crocevia per il paese: serve il dialogo, il rispetto. Ce la faremo. Viva la Francia", ha concluso.

La "grande concertazione"

È tempo di costruire "un nuovo compromesso nazionale" aveva detto Macron nella riunione a porte chiuse con i corpi intermedi dello Stato, aggiungendo che in Francia si è sempre "gestito il presente (...) Nessuno ha mai gestito il lungo termine". Un modo per difendere le riforme di lungo corso attuate in questi primi 18 mesi di mandato.

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L'ultima "grande concertazione" prima del discorso in diretta televisiva

RSI Info 10.12.2018, 21:09

Il presidente francese, in questa giornata cruciale, aveva ricevuto prima del solenne discorso televisivo alla nazione i presidenti di Senato ed Assemblea Nazionale, Gérard Larcher e Richard Ferrand, ma anche sindacati, parti sociali e rappresentanti locali in un'ultima "grande concertazione".

Le conseguenze economiche delle proteste

Domenica, il ministro degli Esteri, il socialista Jean-Yves Le Drian, uno dei più influenti dell'esecutivo, aveva "invocato un nuovo contratto sociale" per la Francia. Secondo il ministro dell'Economia, Bruno Le Maire, gli incidenti e i blocchi della mobilitazione delle casacche gialle dovrebbero costare 0,1 punti di crescita nel quarto trimestre 2018.

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Gilet gialli, Macron non li ha convinti tutti

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