Migliaia di ungheresi sono scesi in piazza a Budapest, sabato pomeriggio, in occasione della marcia per i diritti delle persone LGBTQ. Il tradizionale gay pride, quest'anno ha assunto un significato particolare in Ungheria, dopo l'introduzione della discussa legge che vieta la "promozione dell'omosessualità" verso i minori.
Il primo ministro nazionalista ungherese Viktor Orban, al potere dal 2010, ha introdotto politiche sociali che, a suo dire, mirano a salvaguardare i valori cristiani tradizionali dal liberalismo occidentale, alimentando le tensioni con l'UE. La Commissione europea ha avviato un'azione legale contro Orban, sostenendo che la nuova norma è discriminatoria e va contro i valori comunitari di tolleranza e libertà individuale. Sulla legge, lo stesso premier ha annunciato due giorni fa l'indizione di un referendum.
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Gli organizzatori della marcia di sabato hanno dichiarato che la manifestazione serve a dire no all'intimidazione nei confronti delle persone LGBTQ. Orban deve parte del suo successo elettorale ad una linea dura sull'immigrazione. Ora che questo tema è passato in secondo piano, il leader ungherese ha spostato la sua attenzione sulle questioni di genere e sull'omosessualità, in vista delle elezioni del 2022.
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