Sapevano, ma hanno taciuto. Sarebbe questa la condotta dei vescovi che, tra la fine degli anni ‘50 e l’inizio dei ’60, erano venuti a conoscenza degli “incidenti” dell’Abbé Pierre, accusato di violenza sessuale da diverse donne.
Lo sostiene l’AFP dopo aver consultato diversi documenti della Chiesa cattolica Issy-les-Moulineax, vicino a Parigi, resi accessibili al pubblico dalla Conferenza episcopale francese (CEF) a metà settembre.
I 216 documenti confermano ciò che, all’apertura del fascicolo, aveva dichiarato il presidente della CEF: “Almeno alcuni vescovi” erano a conoscenza “dal 1955-1957” del “grave comportamento” dell’Abbé Pierre “nei confronti delle donne”. Si parla di “miseria morale”, “atti riprovevoli”, “stati anormali”.
Sembra che gli atti si moltiplicassero assieme al successo dei suoi libri: “perdeva ogni autocontrollo” si legge in una lettera del ’64, probabilmente del Segretario generale dell’Episcopato. Era “un grande malato di mente”, i cui atti hanno segnato ragazze “per tutta la vita”.
RG 12:30 del 16.9.2024 Il servizio di Lucia Mottini
RSI Info 16.09.2024, 14:16
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