È stato raggiunto in Sudan un accordo politico, dopo le proteste che in aprile avevano provocato un centinaio di morti. Nella notte la giunta militare e una coalizione dell'opposizione hanno approvato la creazione di un Governo tecnico indipendente da affiancare al regime per traghettare il Paese africano verso la democrazia. Lo riporta la BBC.
L'accordo rappresenta un passo chiave verso la transizione del Paese dopo mesi di proteste di piazza che hanno spinto i militari a destituire lo scorso aprile l'autocrate Omar al-Bashir. All'inizio del mese le parti avevano concordato di formare un "consiglio sovrano" che governerà il Paese per tre anni e tre mesi e che sarà composto da 5 militari e 5 civili. Il compromesso prevede una 11/ma poltrona che andrà a un civile con un background militare.
Precedenti negoziati erano falliti quando il 3 giugno le forze di sicurezza avevano sgomberato con la forza il sit-in davanti al quartier generale delle forze armate nella capitale Khartum. L'intervento dei militari era costato la morte di 130 persone (le autorità parlano, invece, di 61 morti).
ATS/M. Ang.